Naddeo: L’asta per l’alienazionidi beni immobiliari, «Questa è una follia» - Le Cronache
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Naddeo: L’asta per l’alienazionidi beni immobiliari, «Questa è una follia»

Naddeo: L’asta per l’alienazionidi beni immobiliari, «Questa è una follia»

di Erika Noschese
«La vendita all’asta di aree strategiche della città, sostanzialmente il Centro direzionale di Salerno (stazione alta velocità e metro, porto turistico, sbocco della Lungoirno, Lungomare, Corso Vittorio Emanuele, Piazza della Concordia etc) è l’ennesimo disastro della Amministrazione». Parla così il consigliere di opposizione Corrado Naddeo appartenente al gruppo consiliare di Oltre e oggi militante di Azione che interviene in merito alla decisione dell’amministrazione comunale di mettere all’asta i beni comunali.
Consigliere Naddeo, asta pubblica per l’alienazione immobiliare, cosa ne pensa?
«La vendita all’asta di aree strategiche della città, sostanzialmente il Centro direzionale di Salerno (stazione alta velocità e metro, porto turistico, sbocco della Lungoirno, Lungomare, Corso Vittorio Emanuele, Piazza della Concordia etc) è l’ennesimo disastro della Amministrazione. Per recuperare, forse, una dozzina di milioni di euro, a fronte di un “buco” di oltre 200 milioni che ci impegnano per oltre 20 anni futuri, si offre la possibilità a Privati di disegnare a piacimento la parte di Salerno che solo chi è deputato a tutelare l’interesse collettivo può, anzi deve curare. Questa amministrazione ritiene invece “strategico”, non assecondare la manifesta disponibilità di privati ad investire milioni in un impianto malandato come l’attuale Arechi (nessuna manutenzione degna di tal nome in 25 anni) avendo così la possibilità di utilizzare i 100 milioni “promessi” dalla Regione e che invece, governando con giudizio e nell’interesse reale della città, sarebbero fondamentali per rigenerare l’intero complesso della impiantistica sportiva cittadina, ivi compresa quella scolastica di ogni ordine e grado, per i prossimi 25 anni. Quest’asta non solo è inutile al fine di risolvere la condizione di pre-dissesto dell’Ente, ma addirittura lo danneggia in modo grave ed irreversibile, compromettendo lo sviluppo della città in una area nevralgica che viene “affidata” agli interessi privati, assolutamente non coincidenti con l’interesse pubblico. Fermatevi».
Partiamo dall’ultimo consiglio comunale al quale lei non ha partecipato. Bilancio di previsione, cosa ne pensa?
«Giudizio complessivo negativo per diverse motivazioni. Perdura il carico eccessivo di tassazione, diretta ed indiretta, sui cittadini salernitani a fronte di una offerta di servizi pubblici inadeguati rispetto alla qualità degli stessi. Lo stato attuale della città è lo specchio di una incapacità amministrativa oramai permanente; Salerno è schiacciata da un carico di debito da pre-dissesto, per i prossimi 20 anni e passa, ma non si vedono, da parte di chi la governa da decenni, azioni concrete e coraggiose che diano una svolta per evitare il declino. La ricetta proposta resta sempre la stessa: tassare molto, spendere male, coprire di cemento la città che, tristemente si è spopolata di oltre 30.000 residenti negli ultimi 30 anni».
Verde pubblico e decoro urbano, un problema ancora da risolvere in città
«Rispetto alla gestione del Verde Pubblico emerge, così come per altri settori che rappresentano indicatori fondamentali per definire il buon funzionamento di una città, l’incapacità a dare le necessarie risposte, sia in termini quantitativi che qualitativi. Così come è gestito attualmente il verde pubblico non va bene e l’immagine complessiva della città è, diffusamente, disadorna e poco attrattiva per i tanti visitatori e turisti che bisogna accogliere in altro modo».
Amministrazione Napoli, a due anni dal mandato bis cosa ne pensa?
«Amministrazione inadeguata alle esigenze della città, presuntuosa nel non ascoltare alcuna proposta, chiusa a riccio e sempre in attesa di direttive esterne che, però, non vanno oltre l’invettiva».
Gestione beni comunali, oggi manca un regolamento…
«Incapacità amministrativa è anche questo: non essere in grado di definire percorsi e governare processi, quei processi che spesso sono fondamentali per il buon governo».
Provinciali 2024, se Azione le proponesse una candidatura accetterebbe?
«La vita all’interno di un partito democratico si basa sul confronto e sulla condivisione. Alle Politiche 2022 mi è stata chiesta, assieme all’onorevole D’Alessio, la disponibilità a rappresentare Azione nel nostro collegio: ho aderito all’invito con entusiasmo e convinzione perché l’impegno in politica, per me è Azione».
Si può parlare di Salerno città sicura secondo lei?
«Salerno non è abbastanza sicura: il controllo del territorio e del rispetto delle regole risultano largamente insufficienti. Difficile comprendere il valore dell’operato dell’assessore incaricato».
Stadio Arechi, cosa pensa del progetto presentato dal presidente De Luca?
«Non entro nel merito specifico: voglio solo ribadire quanto rappresentato dal nostro gruppo. Non può essere priorità di questa amministrazione il possesso di una struttura così onerosa in termini di gestione come l’Arechi. Vediamo oggi, così come a tutti i livelli, i risultati di una totale assenza di manutenzione di questa come di altre strutture. Oggi che sono presenti imprenditori privati pronti ad investire capitali privati, non si comprende per quale motivo ci si debba opporre a quanto da noi proposto (ed inserito peraltro come emendamento nella Convenzione recentemente stipulata), cioè l’affidamento pluriennale a privati, al contempo liberando i 30 milioni promessi dalla Regione (oggi addirittura diventati 100) per ricostituire tutta l’impiantistica sportiva cittadina (priorità reale)».
Ipotesi stadio Vestuti, credersi a fattibile a giocare un campionato di serie A in una struttura che può ospitare solo pochissimi tifosi?
«Surreale il solo ipotizzarlo».