In questa città, con l’assessore al ramo Claudio Tringali di sicuro e trasparente c’è ben poco, ma la maleducazione, un po’ come il riso, abbonda sulla bocca degli stolti, o per meglio dire su quella dell’assessore Tringali che, come ci ha ricordato ieri la consigliera Pecoraro, aveva annunciato – all’inizio del suo mandato da assessore tecnico – la volontà di portare avanti la battaglia per lo streaming, anche a costo di dimettersi qualora non fosse avvenuto. Ebbene, due anni sono trascorsi e di diretta streaming dei consigli comunali non se ne parla eppure Tringali resta ancorato, saldamente, alla sua bella poltroncina. Mai un intervento, quasi mai a onor del vero. Ieri, scatto di orgoglio: ha preso la parola per difendere, con toni tutt’altro che eleganti rivolti alla consigliera Claudia Pecoraro, il suo segretario Gianni Fiorito, presidente dell’associazione Limen che occupa ancora oggi gli spazi della fondazione Menna e che ha ottenuto un contributo economico per il Limen Festival. La Pecoraro ha rivendicato, giustamente, il regolamento per la gestione dei beni pubblici perché, non ce ne vogliano i cari e preparati giovani di Limen, non possono essere gli unici ad avere – fin troppi – privilegi in questa città. E dunque, l’assessore prende la parola ma non si limita a quanto di sua competenza ma decide di offendere “quella sottospecie di giornaletto online” perché ha fatto presente che in giunta non è passata inosservata la sua assenza quando bisognava votare il provvedimento per far ottenere anche soldi al Limen Festival. Ebbene, caro assessore, quella “sottospecie di giornaletto online” ha un nome. Si chiama “Le Cronache” e ha una storia che va avanti da decenni. Lei, forse, è troppo impegnato a concedere favoritismi per riconoscere meriti e virtù. Ma va bene così. Del resto, ci hanno pensato i consiglieri di opposizione Catello Lambiase, Michele Sarno, Roberto Celano e Dante Santoro a far presente la sua caduta di stile. Forse, troppo poco per lei? E allora, merita di essere ricordata la presa di posizione del presidente del Consiglio Dario Loffredo (che nonostante tutto riconosce la storia di questo quotidiano) e del sindaco Vincenzo Napoli così come quello del socialista Filomeno Di Popolo. Membri della maggioranza che hanno preso le distanze da lei e dal suo sterile attacco, carico di rancore perchè, forse, si racconta solo la verità. Assessore Tringali, impari il rispetto per la stampa e, soprattutto, inizi a dare peso al suo impegno politico perché in questa città c’è bisogno di sicurezza e i cittadini meritano trasparenza. Anche sui contributi economici concessi agli amici di…
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