Marchesano: Stop ai cantieri edili nelle ore più calde delle giornate estive - Le Cronache
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Marchesano: Stop ai cantieri edili nelle ore più calde delle giornate estive

Marchesano: Stop ai cantieri edili nelle ore più calde delle giornate estive

di Erika Noschese
«Stop ai cantieri edili: il caldo aumenta rischi e incidenti sui cantieri». A lanciare l’allarme è la federazione dei lavoratori edili della Cisl di Salerno che tramite le parole del segretario Giuseppe Marchesano chiede la sospensione delle attività di cantiere svolte all’esterno o quantomeno di sospendere le attività lavorative nella fascia oraria più calda della giornata anche alla luce delle tragedie che si sono registrate in questi giorni in diverse zone del Paese. Marchesano, responsabile della Filca Cisl provinciale evidenzia che, «in questi giorni è il sol leone a farla da padrone su tutti i bollettini meteorologici, basti pensare che dall’Agro nocerino sarnese alla fascia costiera e fino all’entroterra del Vallo di Diano si sono registrati picchi di temperature oscillanti tra i 39 e i 41 gradi». La protezione civile a più riprese ha lanciato allerta meteo per l’eccessivo caldo dovuto alle temperature estive che non lasciano tregua. Come è facile immaginare i maggiori disagi sono provocati in quei cantieri che si caratterizzano per l’assenza di ombreggiatura, come scavi, strade, binari, e lastrici. «Con le attuali condizioni climatiche ed il caldo torrido lavorare sotto ai raggi diretti del sole, spesso in assenza di vento, significa incorrere in stress termici notevoli capaci di mettere a serio rischio l’incolumità degli operai e con essa anche l’attività lavorativa delle aziende, generando profili di responsabilità in capo ai coordinatori e ai datori di lavoro – ha aggiunto Marchesano – In ogni caso, ove sussistano le condizioni di poter lavorare, come per le attività al coperto, ovvero nelle ore più fresche della giornata, occorre porre in essere tutte le attività e mettere in campo tutti gli strumenti atti a prevenire utili a tutelare la salute e l’incolumità dei lavoratori. Fondamentale è l’approvvigionamento idrico: un rifornimento costante e adeguato di acqua per tutti i lavoratori, sia per rinfrescarsi, sia per bere. La Filca chiede alle imprese – compatibilmente con il modello di organizzazione aziendale – di rimodulare gli orari di lavoro degli operai, optando per turnazioni che anticipano l’ordinario orario di lavoro, al fine di terminare anzitempo le giornate lavorative dei lavoratori. Anche un aumento delle pause lavoro è auspicabile ai fini di mitigare lo stress da affaticamento dovuto al caldo». Soluzioni che sono da tempo già una realtà operativa consolidata nei territori costieri, Costiera Amalfitana e Cilentana sia per la mole di turisti dove si e impossibilitati a lavorare sia dove lo stress termino è maggiormente percepito a causa della conformazione rocciosa del territorio, inospitale per la vegetazione ad alto fusto che aiuta a mantenere più basse le temperature. La richiesta di sospensione dei cantieri proposta dalla Filca nasce anche dalla possibilità per le aziende di accedere ad una cassa integrazione (speciale), già resa nota dall’Inps e dell’Inail, attivabile quando viene registrata una temperatura superiore ai 35°, anche solo percepiti. Marchesano fa appello al buon senso, ed invita ad una maggiore responsabilità sia le aziende che i lavoratori.