È stata la rivelazione delle scorse elezioni amministrative. Giovane alla sua prima esperienza nell’agone politico, Sabrina Palumbo era candidata alla carica di sindaco del piccolo borgo di Giungano. Sconfitta, non si è arresa e parallelamente alla attività di consigliere sta portando avanti altre numerose iniziative con la realtà che ha creato e cioè “Giungano Ora”: «ha lo scopo di fare promozione culturale, turistica e territoriale, nel rispetto delle tradizioni e dell’identità locale. Il prossimo evento sarà, infatti, il Festival giunganese (una vecchia tradizione, ormai in disuso, che stiamo cercando di recuperare) che coinvolgerà tante giovani promesse del territorio, in calendario per il prossimo 29 e 30 luglio».
Figlia dell’indimenticato sindaco di Giungano e di Capaccio Paestum Franco, la giovane segue le orme e gli insegnamenti del padre e li tiene sempre bene a mente: «Il mio cognome è per me motivo di orgoglio. I genitori non si scelgono ed io sono stata fortunata ad avere un padre che mi ha insegnato quasi tutto ciò che so oggi. È proprio sulla base di questi insegnamenti che ogni giorno costruisco il mio presente e il mio futuro». Sfida importante per la rappresentante della minoranza consiliare è quella dell’Unione del Comuni Paestum Alto Cilento ove entrerà proprio in rappresentanza di Giungano. Seppur appena lanciata in politica, ha le idee molto chiare e anche se per il momento non si vede legata a qualche partito, non esclude apparentamenti futuri che ovviamente saranno valutati e ponderati proprio perché «quella della politica è una passione e un fuoco che brucia dentro con forza senza spegnersi».
Sabrina Palumbo, una giovane che si è lanciata nella politica locale. Cosa le è rimasto della recente campagna elettorale?
“Mi è rimasto l’entusiasmo di fare qualcosa di costruttivo per la mia comunità. Nonostante il risultato elettorale, stiamo lavorando con costanza e dedizione a quello che è un progetto a lungo termine”.
È nato un gruppo che sta portando avanti varie iniziative. Quali saranno le prossime?
“Si tratta di un gruppo coeso, nello specifico abbiamo fondato un’associazione che si chiama “Giungano Ora!” che ha lo scopo di fare promozione culturale, turistica e territoriale, nel rispetto delle tradizioni e dell’identità locale. Il prossimo evento sarà, infatti, il Festival giunganese (una vecchia tradizione, ormai in disuso, che stiamo cercando di recuperare) che coinvolgerà tante giovani promesse del territorio, in calendario per il prossimo 29 e 30 luglio”.
Forse è ancora presto per stilare un bilancio, ma l’attuale amministrazione Le ha già dato modo di recriminare qualcosa…
“Certamente non sono in linea con l’amministrazione Giuseppe Orlotti, abbiamo, infatti, già effettuato diverse interrogazioni su questioni poco chiare ma anche proposte costruttive, sempre nell’interesse della comunità”.
Giungano, un piccolo paese dell’entroterra come tanti nel Cilento, quali sono le criticità?
“Più che parlare di criticità a livello generale, parlerei di “mala gestio” in particolare, soprattutto per alcune piccole realtà che sono, purtroppo, governate da una politica vecchia e miope”.
Problematiche di cui tenere conto, certo, ma ci sono anche tante potenzialità…
“Il Cilento in generale ha grandissime potenzialità in gran parte ancora inespresse. Bisognerebbe puntare moltissimo sulla cultura e sul turismo, che a mio avviso rappresentano il volano delle economie locali”.
Il ruolo della donna, nel Suo caso giovane, nella politica locale di oggi…
“Le forti campagne di sensibilizzazione sulle pari opportunità hanno ridotto di molto il divario tra uomo e donna. Non mi sono mai sentita discriminata per il mio genere, anche se il cammino verso l’equità è ancora lungo”.
Qualcuno ha detto che Lei porta un cognome ingombrante, ma Lei ha più volte detto che è proprio quel cognome a darLe la forza…
“Il mio cognome è per me motivo di orgoglio. I genitori non si scelgono ed io sono stata fortunata ad avere un padre che mi ha insegnato quasi tutto ciò che so oggi. È proprio sulla base di questi insegnamenti che ogni giorno costruisco il mio presente e il mio futuro”.
Per chiudere: Sabrina Palumbo come si vede domani?
“Sicuramente impegnata in politica, che è sempre stata e resta un