Ricordate la vicenda del terreno di Cupa Siglia dove si doveva costruire, con De Luca commissario ai rifiuti? E ricordate che nei mesi scorsi il Comune, nella trattativa con la Salernitana voleva cederlo alla società granata? Ricordate che scrivemmo che non era possibile perchè quel terreno, che aveva un’altra destinazione non era tra l’altro nella dispobilità dell’amministrazione comunale?
A questo articolo il deputato salernitano Franco Mari presentò una interrogazione al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, al Ministro dell’interno. Ebbene a quell’articolo e a quella interrogazione ha risposto il Ministro Fitto, che ci ha dato ragione.
Ricapitoliamo la vicenda. Scriveva Mari;
“Premesso che: da un articolo pubblicato sul quotidiano « Le Cronache » del 15 aprile 2023 si apprende che il terreno che il comune di Salerno ha messo a disposizione della società di calcio Salernitana a Cupa Siglia per l’eventuale realizzazione di un centro sportivo in realtà non sarebbe nella sua disponibilità né in quella della provincia; su quell’area, infatti, insiste una vicenda non ancora definita e legata alla costruzione di un termovalorizzatore, progetto che inizialmente fu promosso dal sindaco di Salerno e che poi naufragò in quanto la provincia, che avrebbe dovuto provvedere alla realizzazione, non diede seguito al progetto; il Governo, all’epoca, stanziò trenta milioni di euro per la realizzazione del termovalorizzatore che furono gestiti e utilizzati dal sindaco e commissario ad acta per indennizzare i proprietari dei terreni espropriati; secondo quanto riportato nell’articolo pubblicato dal quotidiano « Le Cronache » « Proprio per la cifra sborsata e poi la mancata costruzione del termovalorizzatore, il terreno passò nella disponibilità della Presidenza del Consiglio »; se ciò fosse vero saremmo di fronte ad un fatto grave, sia perché il comune si impegna su aree che non sono nella sua disponibilità e sia perché apprendiamo che per quei terreni sono stati spesi ben trenta milioni di euro e nessuna opera è stata realizzata –: se l’area che il comune di Salerno ha indicato alla società di calcio Salernitana a Fuorni nord per l’eventuale realizzazione di un centro sportivo sia nella disponibilità o meno del comune di Salerno e se risponda al vero che siano già stati investiti e spesi trenta milioni di euro senza alcun apparente ritorno per la collettività e il territorio su cui il terreno insiste e quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano porre in essere per destinare l’area alla realizzazione di progetti diversi dal termovalorizzatore”. Questo quanto riportava Mari nella sua interrogazione. Nei giorni scorsi è arrivata la risposta del Ministro Fitto. Leggiamola.
“Si fa riferimento all’interrogazione a risposta scritta in esame, con la quale si chiedeva notizie in merito a quanto riportato sul quotidiano « le Cronache » del 15 aprile 2023 e, precisamente, se l’area che il comune di Salerno ha indicato alla società di calcio Salernitana per l’eventuale realizzazione di un centro sportivo, sia o meno nella disponibilità del comune, e se i 30 milioni di euro stanziati all’epoca dal Governo per la realizzazione, sulla medesima area, di un termovalorizzatore, siano stati già investiti per indennizzare i proprietari dei terreni espropriati, senza alcun apparente ritorno per la collettività e il territorio. Si chiedeva, infine, quali iniziative si intendano porre in essere per destinare l’area in questione alla realizzazione di progetti diversi dal termovalorizzatore. Tanto premesso, si riportano le informazioni fornite dal Ministero dell’interno che, per quanto di competenza, ha trasmesso la nota della Prefettura di Salerno del 16 maggio 2023, n. 69159. Come riportato nella citata nota della Prefettura, le interlocuzioni tra il comune di Salerno e la società Salernitana Calcio si sono limitate alla verifica della compatibilità urbanistica dell’intervento privato. Quanto alla disponibilità dell’area per l’eventuale realizzazione di un centro sportivo, come emerge nella citata nota, il Sindaco di Salerno ha riferito che la superficie in questione era stata individuata per la costruzione di un termovalorizzatore dell’allora Commissario di Governo delegato, il quale aveva avviato le attività propedeutiche per le indagini e la progettazione, unitamente alle procedure di acquisizione dei suoli. A seguito del trasferimento delle competenze in materia alla provincia di Salerno nel corso dell’anno 2009, le procedure di acquisizione dei suoli furono portate a compimento dall’ente provinciale con decreto di esproprio protocollo n. PSA201500077634 del 30 marzo 2015. I terreni in questione, pertanto, risultano attualmente intestati alla provincia di Salerno. Per quanto attiene al presunto investimento e alla spesa di 30 milioni di euro, risulta, dalla documentazione agli atti del comune, che a fronte dei 26 milioni di euro di finanziamento statale, il commissario delegato (rendicontazione 2010) ha speso euro 15.569.928,60 con una disponibilità residua in cassa di euro 10.430.071,40, in seguito trasferita alla provincia per il completamento delle procedure espropriative. Per quanto concerne, infine, le iniziative che si intendono porre in essere per destinare l’area alla realizzazione di progetti diversi dal termovalorizzatore, si rappresenta che l’area di proprietà della provincia di Salerno, è classificata nel vigente piano urbanistico comunale come zona omogenea F-F31 — attrezzature di interesse generale — attrezzature varie, con previsione di « Attrezzatura pubblica di interesse generale di progetto destinata ad impiantistica del settore dei rifiuti ». Questa è la risposta del Ministro che conferma che quell’area è destinata ad impianti per i rifiuti e non poteva trasformarsi in un centro sportivo. Resta da capire come furono spesi quei soldi dall’allora commissario De Luca e al riguardo ci fu la denuncia alla Procura dell’allora presidente Iannone che furono pagati gli esporpri e ci fu la vicenda degli alberi che, secondo l’esposto, furono super pagati ai proprietari. E di capire se effettivamente il restante fu trasferito alla stessa Provincia. Anche questo passaggio non è molto chiaro. Un passo alla volta, comunque