Di Olga Chieffi
Plácido Domingo e Il Volo, un accostamento musicale che fino a qualche anno fa critici scettici e puristi del bel canto, avrebbero fatto fatica a tollerare. Eppure il binomio tra queste due realtà artistiche distanti da un punto di vista e generazionale e tecnico si è compiuto e si è rivelato vincente. Il “cavalier” Plácido Domingo è un tenore, baritono e direttore d’orchestra torna il 3 agosto alla Reggia di Caserta a chiudere l’VIII edizione di “Un’Estate da Re” ospite di Antonio Marzullo, indossando il frac da direttore d’orchestra, alla testa della rodata Filarmonica salernitana. Dopo l’incursione di tre anni fa, affiancato dalla voce splendida di Saioa Hernandez, Placido Domingo torna a rinverdire attraverso il Volo i fasti dei tre Tenors. L’incontro con i ragazzi de’ Il Volo è avvenuto quasi per caso, grazie alla passione che i nipotini del maestro Domingo nutrivano nei confronti di Piero, Ignazio e Gianluca. Plácido Domingo in una puntata della trasmissione Rai “L’Arena”, condotta da Massimo Giletti, aveva così raccontato la piacevole scoperta de Il Volo: Placido Domingo: «Li ho scoperti attraverso i miei nipoti. Arrivo a casa, sento “‘O Sole Mio” e dico: ma questi non siamo io e Luciano».
Galeotto fu l’ascolto di uno dei brani più celebri della tradizione musicale italiana e duetto fu. Era il 2012 quando il trio attirò un’attenzione mondiale grazie alla prestigiosa firma discografica ottenuta con la major americana Jeffen PS per la quale Il Volo insieme con l’etichetta Entor incise “Il Canto” in feat con Placido Domingo. Idealmente riconosciuto come “padrino” musicale dei tre giovani cantanti, Plácido Domingo ha conservato un rapporto di stima e affetto con i ragazzi de Il Volo che ha voluto presenziassero il concerto “Plácido en el alma”, presso lo stadio del Santiago Bernabeu di Madrid. Non solo canzoni e arie per il volo e Domingo, ma il “cavaliere” dovrà dirigere anche diverse pagine strumentali come l’Intermedio de’ La Boda di Luis Alonso.