di Alberto Cuomo
È del tutto singolare che De Luca, il quale si ritiene amante dell’architettura, e quasi egli stesso architetto, annulli progetti di valore per sostituirli con interventi del tutto discutibili. Così è stato per la cittadella giudiziaria e così è ora per il raccordo tra il porto, l’autostrada e il vallone Cernicchiara. Ai fini della progettazione fu indetto un concorso nazionale per la cosiddetta “porta ovest” della città. Il concorso fu vinto da Massimo Pica Ciamarra un rinomato architetto italiano che, forse per questo, non deve essere nelle grazie del governatore, il quale sembra amare solo progettisti internazionali di non alto livello, come Bofill e Chipperfield, o tecnici locali di scarso valore, disponibili a lavorare per realizzare interventi speculativi. Il progetto di Pica Ciamarra affrontava le complesse necessità poste dal bando nel rispetto della configurazione ambientale e paesaggistica. Pur realizzando la galleria richiesta dal bando di concorso il suo progetto prevedeva, presso l’ingresso autostradale, un parcheggio intermodale con tram-navetta e attrezzature sportive. Vale a dire che il percorso in galleria era il pretesto per relazionare nuovi servizi urbani a monte e a valle, nell’area retroportuale e nel nodo Cernicchiara. In previsione di prolungare la metropolitana sino a Nocera, utilizzando la linea ferroviaria dismessa venivano ipotizzate stazioni a monte del Centro Storico con collegamenti meccanico-pedonali alla parte bassa della città. La stessa galleria prevedeva, nel progetto vincitore, possibili aperture verso la città proseguendo altresì direttamente ai servizi previsti nella cava Cernicchiara. Il carattere urbano del progetto rivolto al rispetto degli aspetti paesaggistici si completava nella previsione della demolizione di circa 500 metri del viadotto esistente nel punto di maggiore impatto visivo rispetto allo sky-line della costa, introducendo nella parte bassa non abbattuta spazi per attrezzature collettive, verde attrezzato, parcheggi veicolari e terminal bus. Il progetto Ciamarra approvato da ANAS, C.SUP.LL.PP, ecc è stato messo a base di gara per l’appalto e la sua realizzazione, mentre oggi, a lavori in corso, con un nuovo progetto, si scopre che esso è stato del tutto tradito, non solo negli aspetti concreti, materiali, quanto anche nello spirito. In sostanza il progetto vincitore del concorso poneva un complesso ridisegno urbano e paesaggistico, mentre quello che si sta realizzando è un’autostrada verso il porto con svincoli e rotatorie che deturpano il paesaggio e la città la quale sarà deformata attraverso un vistoso turbante sulla sua testa, nella delicatissima area prossima al castello, fatto di percorsi e svincoli autostradali volanti. Ciò per non dire del fatto che la cava del Cernicchiara, invece di essere riqualificata come avviene in altre regioni, è occupata da containers che non sempre rispettano l’incastellamento opportuno, con la messa a rischio di quanti vi lavorano. E per non dire anche degli aspetti amministrativi riguardanti l’intervento che, finanziato dalla Comunità Europea secondo una misura che incentivava il miglioramento delle aree portuali, non si comprende se sarà preso in carico dall’Anas, dal comune o dall’Autorità portuale, tutti enti con bilanci che non sono in grado di sostenere le alte spese di manutenzione degli ingombranti ed osceni viadotti che si intendono realizzare. Il tutto in una città assuefatta, dove non solo i cittadini ma tutte le autorità preposte ai controlli, assonnati assistono senza reagire agli scempi.