Particolare, molto, il consiglio comunale tenutosi ieri ad Agropoli. Non la solita assise in cui a tenere la scena è stata la minoranza (una parte, ndr) ma l’ennesima prova di quello che purtroppo è un sistema consolidato di genuflessione continua. L’opposizione perde pezzi: il consigliere Bruno Bufano, infatti, ha deciso di lasciare i banchi dove si è seduto fin dal primo consiglio comunale e ha deciso di spostarsi altrove, anche fisicamente parlando. Un piccolo tradimento nei confronti degli elettori che un anno fa lo preferirono all’attuale maggioranza esprimendogli la propria fiducia. Ma si sa, la politica è anche questo e ormai il cambio di casacca è all’ordine del giorno. Ieri è toccato a Bufano e non è detto che non lo segua anche qualcun altro perché pare, e si sottolinea il pare, che ci sia un secondo consigliere intenzionato a cedere alle sirene della maggioranza e a lasciarsi andare, un po’ come gli sfortunati navigatori di mitologica memoria. Grande assente Elvira Serra, al centro di polemiche nei giorni scorsi per una sua non chiara posizione in minoranza. Il passaggio di Bufano all’altra sponda, in questo caso solo metaforicamente, è stato salutato con giubilo da parte della maggioranza ed in particolare dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi secondo la scelta del neo consigliere di maggioranza fosse molto ponderata perché «l’attività politica è molto più linea alle sue idee di sviluppo della città rispetto a quelle della minoranza. Conosco Bruno Bufano per aver militato con lui in passato nello stesso gruppo politico – aggiunge un sindaco visibilmente felice per la novità – alcune vicissitudini ci hanno diviso, ma ora sono contento che sia nuovamente con noi». A lui, poi, sono andati vari plausi tra cui quello del collega Pietro Paolo “Pierino” Marciano che lo ha ringraziato per la scelta. Insomma, ad un occhio poco attento sembrava che l’assise fosse stata dedicata alla coraggiosa scelta di Bufano di cambiare la maglia ed indossarne un’altra. Da sottolineare che cambiare gruppo politico e le transumanze da una parte all’altra del consesso comunale sono assolutamente permesse dai regolamenti comunali. Tutto legittimo, dunque, davanti alla legge, forse un po’ meno davanti agli elettori, ma quest’ultimo aspetto è ormai un qualcosa di dimenticato nell’odierna metodologia di fare politica. Gerardo Santosuosso, ex compagno di gruppo del fuoriuscito, risponde agli encomi da parte della maggioranza e si dice orgoglioso di fare parte della minoranza, ruolo che ricopre “con dignità e consapevolezza”. Anche il presidente del consiglio comunale Franco Di Biasi ha detto, in modo estremamente lapalissiano, la sua: “non ci si candida per essere consiglieri di maggioranza o di minoranza, ma per essere semplici consiglieri”. Parole scontante e da qualche punto di vista anche superflue. Archiviato l’inno alla gioia, almeno per il momento, il consiglio ha poi trattato i punti importanti. Su tutti, l’aumento della tariffa Tari, la tassa sui rifiuti nella quale convergono anche le spese per la cura e per l’igiene della città. A questo punto, prende la parola Marciano (l’intervento comincia con l’osanna a Bufano) che nel suo contributo sostiene che Agropoli è la città più pulita in Italia e racconta di suoi tragici viaggi in giro per il Bel Paese in città sporche, cosparse di rifiuti e puzzolenti, viaggi che gli hanno fatto sentire forte la nostalgia di Agropoli che secondo lui è pulita, splendente, profumata. La recensione degna di un sito di viaggi è utile a Marciano per giustificare l’aumento della tassa. Dello stesso avviso è Roberto Antonio Mutalipassi, anche lui vittima di viaggi nefasti in orride città, molto diverse dalla bella e linda Agropoli. Dal canto suo, l’opposizione, non è della stessa opinione di Marciano: «Basta guardarsi un po’ in giro in città – dice il consigliere Raffaele Pesce – siamo molto lontani da quanto raccontato».
La previsione di incasso
Argomento, questo, molto spinoso. Secondo una previsione, il Comune nel 2023, nel 2024 e nel 2025 incasserà 5 milioni di euro annui dalle contravvenzioni comminate per violazione del codice della strada. Insomma, nei prossimi tre anni le casse comunali si riempiranno grazie alle multe elevate nel territorio cittadino per una qualsiasi infrazione. Attualmente tale somma si attesta sui 2 milioni circa e dunque l’aumento è di oltre il doppio. Anche su questo aspetto, lo scontro è stato forte, ma al termine della votazione la maggioranza, felice per l’ingresso di Bufano, ha votato a favore.
L’impegno dell’assessore Roberto Apicella
Luogo sacro quello del consiglio comunale, una stanza dove si prendono le decisioni per il futuro della città, dei cittadini e dei giovani, un’assise in cui si lavora per il bene di tutti e all’interno della quale si dovrebbe seguire un certo comportamento, portando il dovuto rispetto. Rimasto silente per l’intera durata del consesso, l’assessore al turismo Roberto Apicella, famoso per la perfetta organizzazione di numerose feste di diciotto anni e per passeggiate post alluvione, ha ben pensato di usare quel tempo per dedicarsi ai suoi social. Insomma, mentre i consiglieri discutevano di un argomento molto importante come quello dell’aumento delle tasse per i cittadini, ha pubblicato sul suo canale facebook una foto accompagnandola con una didascalia. L’istantanea ritrae degli sbandieratori in piazza ad Agropoli in occasione della festa dei patroni San Pietro e Paolo. Tra essi, gli sbandieratori non i santi, anche lo stesso Apicella vestito col tipico costume. “Il mio orgoglio” ha scritto. Tutto bello ed emozionante, se non fosse che si trovava in seduta di consiglio. Poco interesse alla causa? Probabile. Difficoltà a concentrarsi? La risposta non è da dare in questa sede. Superficialità e scarsa consapevolezza del ruolo ricoperto? Lo dicono i fatti.