Distanza tra veicoli non rispettata, così ha perso la vita Michele Maddalena - Le Cronache
Cronaca

Distanza tra veicoli non rispettata, così ha perso la vita Michele Maddalena

Distanza tra veicoli non rispettata, così ha perso la vita Michele Maddalena

di Erika Noschese
È la polizia municipale di Salerno, agli ordini del comandante Rosario Battipaglia, a far luce sul drammatico incidente mortale che si è registrato domenica sera sul lungomare Marconi, scenario di altri tragici scontri in cui hanno perso la vita altre persone. Ad avere la peggio il 62enne Michele Maddalena, agente in pensione della Polizia di Stato: l’uomo era a bordo del suo scooter quando è stato tamponato da un auto e nell’impatto ha sbattuto violentemente il capo. Stando a quanto emerso dalle prime indagini, alla base dello scontro la distanza di sicurezza non rispettata da parte dell’automobilista. «Una distanza di sicurezza probabilmente non rispettata, non possiamo neanche parlare di grossa velocità ma tutti gli elementi al vaglio nostro che stiamo conducendo le indagini insieme al magistrato di riferimento – ha dichiarato il comandante Battipaglia – Noi facciamo il possibile per quanto riguarda i controlli: grosso modo abbiamo elevato 170 controlli per il limite di velocità con l’installazione del velox che mettiamo ciclicamente sul lungomare. Poi, mettiamo sempre il conducente che deve osservare le norme minime per quanto concerne la prudenza e la velocità». Il lungomare cittadino, soprattutto all’altezza del bar Marconi, è oggi tra le strade più pericolose del capoluogo di provincia e già cinque le persone, dall’inizio dell’anno, che hanno perso la vita proprio in quel tratto. Nonostante i primi interventi messi in atto dall’amministrazione comunale la scia di sangue non si placa e per il sindaco Vincenzo Napoli è necessario rafforzare i presidi attualmente presenti. «Abbiamo messo le bande sonore, la segnalazione luminosa, limiti di velocità, dissuasori. L’uso della semaforica sul lungomare viene contestata da alcuni cittadini perché rallenterebbe il flusso di traffico ma serve proprio a rallentare le macchine, fare in modo che non arrivino a velocità elevata su un tratto di strada oggi pericoloso; serve a moderare la velocità delle autovetture e fare in modo che non si verifichi quanto accaduto domenica sera. Noi ci stiamo lavorando attivamente con iniziative che replicheremo e rafforzeremo nel corso di questi mesi e andremo avanti», ha dichiarato il primo cittadino annunciando che si sta lavorando anche per incrementare il corpo di polizia municipale, almeno nel periodo estivo, con l’assunzione – chiaramente a tempo determinato – di venticinque vigili stagionali «he rafforzeranno le nostre schiere perché il corpo di agenti della municipale è sotto dimensionato e assumeremo i cosiddetti vigilini che faranno da supporto, nei mesi estivi, al corpo dei vigili urbani con funzione di viabilità, repressione di doppie file e quanto affligge abitualmente la nostra città. Stiamo lavorando ad ampio raggio sapendo che alla fine tutto si riduce anche alla coscienza individuale degli automobilisti, un’aliquota di problema che non è nelle nostre disponibilità – ha aggiunto Vincenzo Napoli – Serve un’azione di educazione stradale che noi riprenderemo attivamente nelle scuole». Altro tratto di strada particolarmente pericoloso è quello che costeggia la Cittadella Giudiziaria e su cui ci sono stati i primissimi interventi dell’amministrazione con l’installazione di un nuovo impianto semaforico. «Lungo il tratto della Cittadella Giudiziaria siamo riusciti a riattivare un semaforo, era un problema di fornitura elettrica ma vedremo anche altri presidi. Salerno si è messa in bella mostra in questo fine settimana, abbiamo avuto il sold out anche con gli sbarchi crocieristici; una invasione pacifica di turisti, mi pare che la città stia riconquistando un suo passo importante che riconferma un’azione di spinta propulsiva. A questo aggiungiamo iniziative sulla sicurezza stradale e non solo», ha detto infine il sindaco Vincenzo Napoli.