di Erika Noschese
Dipendente della Fonderia di Salerno affetto da sarcoidosi polmonorare. Ha una duplice lettura la sentenza del tribunale di Nocera Inferiore II sezione Lavoro che ha accolto il ricorso presentato da M.F., operaio dello stabilimento di via Giulio Pastore che ha chiamato in causa l’Inail per riconoscere un’invalidità causata da prestazione da lavoro. Dal 1999, l’operaio ha prestato ininterrottamente servizio presso la Fonderia di Salerno Srl, con sede operativa alla via Giulio Pastore, nella zona industriale della città capoluogo, con la mansione di addetto alla “sbavatura”. L’attività lavorativa prolungata nel tempo si è svolta con una costante esposizione dell’addetto alle polveri di metallo e ai residui di fusione. Ciò ha contribuito in maniera determinante alla contrazione della specifica malattia della sarcoidosi polmonare; diagnosticata da visita specialistica del Settembre 2019, presso la U.O.C. di Malattie, Fisiopatologia e Riabilitazione Respiratoria dell’Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli. In seguito alla diagnosi di sarcoidosi III stadio, l’operaio ha presentato domanda all’Inail per il riconoscimento della malattia professionale, attribuendone la causa alla continua e progressiva inalazione di polveri chimiche e metalliche. La domanda in questione, però, è stata respinta dall’Inail, secondo cui la malattia riscontrata non è ascrivibile a causa di lavoro. Il rigetto dell’istanza ha indotto l’operaio ad avviare un contenzioso nei confronti dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, il cui esito, dopo attenta valutazione di opportune perizie di parte, è stato favorevole con sentenza dello scorso 25/05 e notificata in data 13/06. Il ricorrente è stato assistito dall’Avvocato Roccodavide Guerra, il quale, richiamando la relazione medico – legale di parte del Dottor Carmine Cuomo, ha contraddistinto l’azione difensiva, attraverso cui si è ottenuto il riconoscimento storico di una correlazione tra mansione lavorativa e malattia derivante. La sentenza ha accolto il ricorso del Signor M.F. e ha condannato l’Inail stesso a corrispondere un indennizzo nella misura del 15%. “La sentenza della Sezione Lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore – dichiara l’Avvocato Guerra – oltre che rappresentare una gratificazione professionale, costituisce un doveroso riscontro per il mio assistito. Sono fiducioso – continua il legale – che il contenzioso e la sentenza scaturita siano da monito per la giusta implementazione del fattore sicurezza nei luoghi di lavoro e, nel contempo, fungano da supporto per le tante unità lavorative, il cui stato di salute è stato compromesso dall’ espletamento delle proprie mansioni”.