JUVENTUS-ROMA 1-0
JUVENTUS (4-3-3): Peyraud Magnin; Gama (90′ Lenzini), Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso, Gunnarsdóttir, Grosso (90′ Cernoia); Bonansea, Girelli (80′ Nystrom), Beerensteyn. All: Montemurro. A disp: Aprile, Nilden, Simon, Duljan, Pedersen, Cantore. All: Montemurro.
ROMA (4-2-3-1): Ceasar; Bartoli, Wenninger, Linari, Di Guglielmo (76′ Minami); Giugliano, Greggi; Glionna (57′ Serturini), Andressa (84′ Losada), Haavi; Giacinti (76′ Haug). A disp: Ohrstrom, Cinotti, Ciccotti, Kollmats, Kramzar. All: Spugna.
ARBITRO: Del Rio di Reggio Emilia (Piatti di Como-Hader di Ravenna. IV Ufficiale: Marotta di Sapri)
RETE: 93’ Bonansea
NOTE: Spettatori 6mila. Ammonite: Greggi (R), Wenninger (R), Salvai (J), Bartoli (R). Angoli 1-9 per la Roma. Recupero 4’pt, 5’st
SALERNO – Un gol di Barbara Bonansea al 93’ regala la Coppa Italia alla Juventus. Tra le due grandi protagoniste della stagione sul prato dell’Arechi non è stato, complice anche il caldo e la stanchezza inevitabile per una lunga stagione, un match emozionante. Poche occasioni, gioco spezzettato con il guizzo decisivo arrivato soltanto in pieno recupero. Le occasioni migliori erano state per le giallorosse che hanno visto però sfumare l’occasione di centrare lo storico triplete, dopo aver vinto la Supercoppa proprio contro la Juve in finale e il campionato, ma anche di diventare anche la terza squadra della Roma, dopo quella di Mourinho e la Primavera a festeggiare nella struttura di via Allende. Conquista un trofeo la Juve che aveva rischiato per la prima volta nella sua storia di chiudere la stagione senza neppure un titolo. Di fronte a seimila spettatori, la Roma è partita meglio andando vicina al gol con Glionna. La risposta della Juventus è affidata a Girelli che non inquadra lo specchio. La Roma di mister Spugna colleziona angoli: su uno di questi al 19’ Wenninger gira di testa alto. Al 29’ Roma ancora insidiosa su corner: questa volta colpisce di testa Di Guglielmo, traiettoria troppo centrale. Nel secondo tempo Juve pericolosa prima con Caruso al 57’ e poi con Bonansea al 62’: entrambe però senza inquadrare lo specchio. Al 67’ la Roma risponde con Giugliano: il suo tocco in area destinato a Giacinti viene miracolosamente deviato da Peyraud. Sul corner seguente stacca ancora Di Guglielmo, colpo di testa a lato. La Roma sembra prendere campo e ad otto dalla fine su grande invenzione di Andressa, Havvi, defilata sulla destra sbaglia il tiro a tu per tu con Peyraud. A un minuto dal termine Minami pennella in area per l’inserimento a fari spenti di Giugliano: il suo colpo di testa è troppo centrale per impensierire Peyraud. La partita sembra avviarsi ai supplementari, quando poi su cross di Beerensteyn, Bonansea, anticipa Linari superando l’incolpevole Camelia Caesar e regalando il trofeo alla Juventus e aggiudicandosi anche il titolo di Mvp della finale a completare la festa bianconera sul prato di un Arechi, insolito teatro di una partita di calcio femminile. Chissà che non possa essere la prima di una lunga serie, ma in tal caso la Salernitana di Iervolino dovrà investire e non poco vista la recente retrocessione dalla Serie C al campionato di Eccellenza.