Di Marco Visconti
L’incontro, avvenuto nella giornata del 29 maggio, tra Tekra e Fial ha avuto esito negativo. Domenico Merolla, segretario generale Fial, ha dialogato con la Commissione garanzia per l’esercizio del diritto allo sciopero per riproclamare lo sciopero il giorno 12 giugno perché «6 dipendenti, spiega Merolla, sono costretti ad una moderna forma di schiavitù».
Lo sciopero per i dipendenti Tekra è stato proclamato in precedenza da Merolla in data 11 maggio, poi è stato differito in data 25 maggio, a seguito della convocazione da parte dell’azienda Tekra. L’incontro è stato presso gli uffici dell’azienda ad Angri ed è durato un’ora e mezza, dalle 18 alle 19:30, ma il sindacato Fial non ha ricevuto risposte fattive dall’azienda, sia sul fronte della gestione e organizzazione del personale, assunzione di 2 dipendenti e adeguamento dei salari, che su quello dei carichi di lavoro e sulle modalità di svolgimento delle prestazioni. Il giorno dopo, 30 maggio, Merolla precisa: «Sarà nostra cura rideterminare una nuova azione di sciopero».
Continua, «la Tekra per il tramite di un suo referente costringe i lavoratori a scartare manualmente tra i rifiuti lungo la sede stradale interna. Quelle poche postazioni che vedono appositi contenitori sono in realtà anche peggio, poiché il conferimento avviene in maniera indifferenziata e i lavoratori sono costretti a ribaltarne il contenuto sulla sede stradale e a scartare tra i rifiuti.
Abbiamo appreso che dal 2 maggio insiste la comunicazione di Tekra che impone l’utilizzo degli appositi contenitori, fatto che viene regolarmente disatteso dagli stessi referenti Tekra. Insistono quantitativi sospetti di diverse tipologie di rifiuti (cassetta, frutta e ortaggi già deteriorati) prima dell’arrivo al mattino dai lavoratori, spesso vengono rinvenuti anche escrementi umani mischiati ad altri rifiuti che dovrebbero essere oggetto di scarto e prelievo sempre manuale». Prosegue, «il tutto avviene sotto gli occhi necessariamente consapevoli dei responsabili del Mercato Ortofrutticolo di Pagani, si denuncia la gravissima assenza di controlli e l’indiretto conforme del rifiuto.
La narrazione di questi fatti è stata appresa dai lavoratori durante il confronto con Tekra, è anche un elemento utile a dirimere la posizione ostativa di Tekra che non ha inteso assumere la 15esima unità avente diritto al passaggio di cantiere che, sarà una pura coincidenza, svolgeva il ruolo di direttore tecnico per la cedente». Nella giornata di ieri i dipendenti di Tekra informano di aver preso visione di un ordine di servizio, a firma del direttore tecnico di Tekra dottor Francesco Nocera, in cui si indica ai dipendenti «di non prelevare i rifiuti prodotti dalle attività mercatali solo se correttamente differenziati; di porre adesivo “non conformità“ su tutti i contenitori da cui si evinca a vista una miscelazione volontaria da parte delle utenze; di provvedere alla corretta tenuta e pulizia dell’area di trasbordo a noi affidata; di astenersi dal prelevare merce invenduta, alienata dagli esercenti; di indossare tutti i Dpi; di segnalare ogni difformità riscontrata al fine di informare celermente la direzione del Mercato per gli opportuni adempimenti del caso; di osservare i turni di lavoro così come disposto dalla turnazione».
Il documento lascia trasparire buoni propositi da parte dei dirigenti nei riguardi dei dipendenti.
Merolla promuove lo sciopero per i lavoratori Tekra dalle ore 00:01 alle ore 23:59 del 12 giugno, poiché «non sussistono accordi aziendali per la regolamentazione dei servizi minimi indispensabili, conclude Merolla, si conferma sin da subito la nostra disponibilità per la loro determinazione».