di Marco Visconti
Nel pomeriggio di ieri, alle ore 17, si è tenuta la seduta consiliare del Comune di Pagani e, durante la seduta consiliare, Anna Rosa Sessa, consigliere comunale di minoranza, ha abbandonato la sede per protestare nei riguardi dell’amministrazione. A spiegarlo è la consigliere Sessa, «sono in protesta contro l’arroganza istituzionale e politica di una maggioranza e amministrazione che non hanno a cuore le sorti della città, che non hanno una visione politica, programmatica e per 3 anni si reggono sulle fortune del caso e sull’ordinarietà». Precisa, «all’ordine del giorno c’era il Documento unico di programmazione, l’atto che precede il bilancio di previsione, ed è un atto politicamente importante perché, come il bilancio di previsione, è uno strumento di programmazione. Con questo documento l’amministrazione traccia le linee programmatiche dell’anno successivo. Col Dup, però, l’amministrazione non ha fatto alcun intervento di carattere esplicativo, ha fatto limitare il nuovo assessore con delega al bilancio, Carmen Ferraioli, a un intervento tecnico, ci ha spiegato cos’è il Dup. Io ho chiesto quali siano le linee programmatiche di sviluppo su cui si incentrerà l’azione di governo, ma non ho avuto risposta». Si chiede Sessa, «è mai possibile che l’amministrazione non abbia argomenti con cui confrontarci? Si arriva in consiglio comunale con dei pacchetti precostituiti e non ci sono confronti politici. Nelle commissioni non ci possiamo confrontare, non ci possiamo confrontare nei consigli comunali, ma dove bisogna confrontarsi? Il sindaco, Raffaele Maria De Prisco, risponde che bisogna confrontarsi sul bilancio di previsione, ma la città ha bisogno di risposte, questa città langue su ogni fronte. Io dico sempre le stesse cose da 3 anni: c’è un’amministrazione che non ha una visione di città, non mette in campo azioni strategiche per il rilancio della città e si è retta sulle fortune dell’emergenza pandemica da Sars-CoV-2, quindi a tutto ciò che ne è derivato col Pnrr». Dopo l’azione di Sessa ad abbandonare la sede consiliare, non c’è stata nessuna reazione da parte del consiglio comunale. «In merito alla mia reazione, commenta Sessa, c’è stato silenzio assoluto sia dalla maggioranza che dalla minoranza. Io ho fatto una mia scelta di coerenza ad abbandonare l’aula, io sono una persona che vuole confrontarsi in consiglio comunale, soprattutto alle tematiche che interessano alla città, se dall’altra parte non c’è questa apertura al confronto e al dialogo, perché vogliono imporre delle discussioni a modo loro e argomenti a modo loro, preferisco fare la politica tra la gente e per la gente e non all’aula consiliare». Sessa è in protesta e sta valutando se continuare la protesta ai prossimi consigli comunali.