Si è svolto nella tenuta La Tavernola in Sicignano degli Alburni, il corso di potatore per avvicinare le nuove generazioni alla cura della natura e all’oro della terra
Di Olga Chieffi
L’olivo è una pianta fondamentale per i popoli del Mediterraneo, in grado da millenni, con la sua influenza, di plasmare paesaggio, cultura e tradizioni. Nessun’altra pianta, ad eccezione del grano, ha avuto nella storia della nostra specie la stessa importanza dell’olivo, in grado di influenzare alimentazione, cultura e religione e di contribuire alla nascita della moderna civiltà mediterranea. Le inconfondibili fronde nodose e ricurve degli olivi hanno modellato il paesaggio del Mediterraneo e i loro frutti hanno offerto sostentamento a numerose civiltà, dal Medio Oriente alla Grecia, dall’Italia alla Spagna. “Due sono i liquidi particolarmente graditi al corpo umano: dentro il vino, fuori l’olio”, scriveva Plinio il Vecchio nel suo celebre trattato Storia naturale. “L’olio è una necessità assoluta e l’uomo non ha sbagliato nel dedicare i suoi sforzi per ottenerlo”. Mariangela Mandia, Imprenditrice e Creative Manager , afferma nuovamente il legame fra Cultura e Impresa, nello stile di #SistemaBellezzaManagement, Benessere, Ospitalità e Stile ,questa volta coniugando il concetto di formazione attraverso l’organizzazione dell’iniziativa “Corso Potatore di olivo, con il Pranzo del Potatore ” patrocinato da Aprol Campania, Agea, e Coldiretti, presso l’azienda di famiglia “La Tavernola” Agriturismo in Tenuta, con una tradizione attenta e impegnata nella ricerca e realizzazione di progetti e partnership di impegno etico e sociale di far impresa. “Dopo due anni di richiesta, il corso, finalmente è stato realizzato: motivazione è figlia della necessità di affermare il valore del lavoro e della cura, partendo, in questo caso, da chi si occupa della potatura e della salvaguardia del nostro patrimonio “Olivo”, rendendo consapevoli di come le sane abitudini alimentari, sportive, educative siano fondamentali per creare una catena di ispirazione per le nuove generazioni, sdoganare l’idea che l’agricoltura sia un lavoro di “seconda scelta”. La giornata si è articolata in due momenti, la prima in cui al corso tecnico tenuto dal Dott. Marco Colasanto, è stato integrato dalle informazioni sul concetto di Prevenzione, Stili di vita alimentari e sportivi da Mariangela Mandia, al termine del corso si è svolto il pranzo, in cui si è realizzato con una mise en place, abbinata a pietanze e bevande adatte alla pausa dei lavoratori. Mariangela Mandia ha affermato come sia stato emozionante vedere assieme ragazzi, adulti e anziani con grande passione e impegno, riconoscendole apprezzamento e ringraziamenti per l’opportunità, che certamente proseguirà come sempre nel suo impegno in un contesto sia locale che nazionale, con quelle buone maniere e competenza , capace di risultati sempre concreti. “Noi siamo quello che facciamo – ha concluso Mariangela Mandia – quello che mangiamo, quello che diciamo in questa armonia si è potatori di improvvisazioni e degni lavoratori di Benessere con Stile, Gioia e Qualità”. La tradizionale dieta mediterranea, dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’Unesco nel 2010, è un patrimonio millenario, frutto dell’intersezione tra i popoli e le culture del bacino del Mediterraneo. Il termine “dieta” deriva dalla parola greca “díaita”, che ha un significato più olistico di quello che le attribuiamo oggigiorno, e indica un “modo di vivere”, “regime di vita”. La dieta mediterranea, di cui l’olio di oliva è un elemento imprescindibile, rappresenta uno stile di vita in continua evoluzione, promotore di integrazione e condivisione in grado di favorire il dialogo tra culture e società differenti.