di Marco De Martino
SALERNO – Ricalibrare il mirino per centrare l’obiettivo. Dopo la sbornia post derby, la Salernitana questa sera affronta la Fiorentina all’Arechi in un match fondamentale per la corsa salvezza. Conquistare i tre punti in palio potrebbe significare archiviare con largo anticipo la pratica ma, visto l’andamento della volata per la permanenza in serie A, anche un pareggio potrebbe far comodo ai granata. Questo perché la Viola, in questo momento, è la squadra peggiore che potesse capitare sul cammino di Dia e compagni. La compagine di Vincenzo Italiano, nelle ultime dieci giornate, è seconda per punti fatti in serie A, 21, alle spalle soltanto della Lazio di Sarri, che ne ha collezionati 22. Nello stesso lasso di tempo l’undici gigliato è quello che ha realizzato più gol in massima serie, ben 19, ovvero quasi due a partita. Se a questi numeri aggiungiamo la doppia qualificazione in finale di Coppa Italia ed in semifinale di Conference League, il quadro è completo. Tra l’altro Cabral e compagni sono molto più abituati della Salernitana a giocare ogni tre giorni, avendo raggiunto il penultimo atto della competizione europea dopo una lunghissima cavalcata cominciata in estate e che proseguirà almeno fino alla fine del mese. Insomma, la Salernitana è attesa da una gara insidiosa, probabilmente ancor più difficile rispetto a quella da cui è uscita indenne soltanto tre giorni da a Napoli. Per questo Paulo Sousa, il grande ex che sarà assente per la squalifica in cui è incappato dopo il rosso rimediato al Maradona, medita una iniezione di forze fresche per contrastare l’esuberanza dei toscani. Ovviamente non si potrà prescindere da Boulaye Dia, ormai divenuto di diritto beniamino della tifoseria granata dopo la prodezza che ha rimandato la festa scudetto del Napoli. Il senegalese, grazie alla perla del Maradona, ha agganciato a quota 12 Marco Di Vaio e questa sera, in caso di gol, potrebbe entrare definitivamente nella storia diventando il miglior marcatore all time in serie A del club granata. Al di là degli uomini che scenderanno sul terreno di gioco, sarà interessante assistere alla partita a scacchi di Paulo Sousa ed Italiano. Moduli e filosofie simili, quasi speculari, quelle adottate dai due allenatori che proveranno a superarsi a colpi di tattica. Insomma una sfida davvero stuzzicante per la Salernitana che, dopo i nove risultati consecutivi e l’impresa del Maradona, dovrà superare un autentico esame di maturità.