Finalmente l’iter che porterà alla nomina del nuovo presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni sta per concludersi. Nel pomeriggio di ieri, le Commissioni Ambiente della camera dei Deputati e Senato hanno dato il proprio assenso alla nomina voluta dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Soddisfazione è espressa dal presidente in pectore Giuseppe Coccorullo che però frena l’entusiasmo: «Manca ancora l’ultimo tassello che sarebbe la firma al decreto de parte del ministro dell’ambiente – dice – ma ci vorrà poco tempo. Il Parco fino ad ora è stato magistralmente guidato dal commissario Marcello Feola, ma ora c’è bisogno di una presidenza e di iniziare a lavorare. Ci sono molto temi da affrontare come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lo spopolamento, l’emergenza cinghiali, ma c’è anche da organizzare l’estate con tutti gli appuntamenti culturali ed enogastronomici del nostro territorio. C’è tanto da fare – conclude – e mi impegnerò fin da subito». Sono stati 14 i voti favorevoli alla Camera e 12 quelli contrari, 11 a 8 invece al Senato.
Le reazioni
Non è stato accolto in modo positivo il voto che incorona da parte delle forze di centrosinistra. Alleanza Verdi Sinistra, nelle persone di Angelo Borrelli e Franco Mari, boccia Coccorullo e parla di curriculum indecente: «È inadeguato a guidare questa istituzione. Tra l’altro le principali caratteristiche di Giuseppe Coccorullo sono quelle di essere un esponente politico prima di An e adesso di Fratelli d’Italia. Addirittura nel curriculum che ha presentato evidenzia quando si è tesserato, quante volte ha partecipato ai congressi provinciali cittadini e nazionali del suo partito, quante volte è stato candidato non eletto sempre per il suo partito. Su competenze gestionali o legate al tipo di incarico che andrebbe a svolgere non c’è nulla. In pratica questa persona viene scelta non per competenza e capacità o esperienza ma esclusivamente per l’attività e appartenenza partitica e viene fatto in modo sfacciato e pubblico». A loro risponde per le rime il senatore di FdI Antonio Iannone, da sempre sostenitore del presidente designato: «Bonelli omette di dire che è stato il Governatore De Luca a sceglierlo in una terna. È paradossale che PD, AVS e Italia Viva che sostengono De Luca in Regione Campania votino in Parlamento contro a ciò che De Luca ha determinato con propria scelta. È un teatrino tipico di un centrosinistra che somiglia ad una banda di musica che pensando di suonare un inno alla competenza riesce a suonare solo la solita marcia della malafede – le sue parole – la sinistra è immemore degli scienziati che ha nominato in passato lasciando sul territorio il retrogusto amaro del fallimento completo. La smettano di giocare con le istituzioni del territorio infischiandosene dei cittadini che ci vivono. Bonelli farebbe bene a continuare a passeggiare e a raccogliere pietre nel greto dell’Adige». Il circolo di Agropoli di Fratelli d’Italia con iul commissario cittadino Claudio Pignataro esprime soddisfazione: «Aspettiamo la firma del decreto da parte del Ministero dell’Ambiente – dicono – ma possiamo già esprimere la nostra gioia per il voto bicamerale. Coccorullo saprà ben amministrare un ente fondamentale qual è il Parco, nell’ottica di una crescita costante e continua. L’obiettivo è il territorio e ciò non possiamo dimenticarlo. Fino ad ora – aggiungono – si è giocato fin troppo sulla pelle di questo comprensorio e ora si deve solo lavorare».
I precedenti
Arrivare al voto delle due commissioni non è stato facile: nel mese di gennaio, quando era scaduto il mandato di Tommaso Pellegrino in qualità di commissario, dal dicastero di Via Cristoforo Colombo arrivò l’incarico di commissario per Marcello Feola. Il presidente della Regione De Luca si era rivolto al Tribunale Amministrativo Regionale contro tale scelta: i giudici hanno dato ragione a Palazzo Santa Lucia e hanno indicato al ministro Gilberto Pichetto Fratin di fornire una terna di nomi a De Luca che ne avrebbe poi scelto uno. Furono presentati lo stesso Feola, il già vicesindaco e sindaco facente funzioni di Castellabate Luisa Maiuri e per l’appunto il designato. La decisione, e siamo già a febbraio, è ricaduta su Coccorullo. In attesa della conclusione dell’iter, Feola aveva ricevuto nuovamente l’incarico e De Luca si era di nuovo rivolto al Tar, ma questa volta era stato bocciato. Si doveva andare avanti con i vari passaggi per la nomina della presidenza dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Il voto di Camera e Senato nelle rispettive Commissioni Ambiente, il passaggio alla Corte dei Conti, il parere dell’Antimafia. Tutti scogli superati con agilità dalla figura scelta da De Luca in persona. Ieri, il voto favorevole e adesso? Si attende solo la firma di Fratin che potrebbe arrivare a stretto giro o al massimo ad inizio della prossima settimana. Di poi, Coccorullo potrà ufficialmente prendere le redini del Parco e assumerne la guida in qualità di presidente, dando nuovo slancio ad un Ente che è stato troppo tempo commissariato, di certo non per colpa di chi lo ha guidato.