Ad essere intervistato è Tommaso Amabile ex sindaco del Comune di Fisciano e ex Consigliere Regionale.
Da ex sindaco del Comune di Fisciano e consigliere della Regione Campania, cosa pensa di questo continuo aumento dei fenomeni di delinquenza?
«L’aumento della microcriminalità negli ultimi tempi, legata a soggetti provenienti da aree limitrofe alla Valle dell’Irno, sarebbe stata sicuramente meglio contrastata se il coordinamento provinciale per la sicurezza avesse accolto la mia richiesta, avanzata più volte da Sindaco di Fisciano e sostenuta a livello nazionale dal parlamentare on. Iannuzzi della istituzione del commissariato di Pubblica Sicurezza all’interno del Campus Universitario, dove già esisteva un presidio di Polizia. La richiesta, pure vagliata, fu accantonata. Sicuramente se fosse potenziato il servizio di video sorveglianza del territorio e messi in rete i dati, il fenomeno potrebbe essere contenuto e contrastato meglio».
Sempre più diffusi sono gli intrecci che la camorra ha all’interno di comuni, strutture ospedaliere e ovunque ove possa essere di suo interesse ai fini di lucro. Secondo lei cosa è possibile cambiare affinché sia possibile un maggior controllo?
«L’infiltrazione della delinquenza organizzata nel tessuto istituzionale del Paese è un fenomeno che è sicuramente cresciuto negli ultimi tempi. Si accompagna ad una esigenza generalizzata di occupazione di spazi che consentono alla criminalità di fare affari (col colletto bianco) ed a frange della politica di avere riferimenti sostanziosi di consensi elettorali. Oltre all’azione di contrasto del fenomeno che appartiene alle forze dell’ordine ed alla Magistratura, l’arma migliore è in mano ai cittadini, che la usano male o addirittura vi rinunciano ad usarla: Il voto per scegliere e selezionare una classe dirigente all’altezza del compito, per rendere migliore il Paese».
La scuola, la famiglia sono i luoghi ove a ciascun adolescente devono essere impartiti i valori primari e fondamentali della vita. Noto però con grande dispiacere che vi è una grande dispersione scolastica e soprattutto vedo molteplici famiglie che si abbandonano i loro figli ad un futuro incognito e senza una meta precisa. Cosa suggerisce lei per loro affinché si possano dare strumenti utili per lo sviluppo di ciascuna adolescente?
«La dispersione scolastica nel nostro paese se non è stata debellata è sicuramente stata molto contrastata. Se ancora esistono sacche nei territori dove il fenomeno è ancora presente, occorre mettere in campo politiche di sensibilizzazione delle famiglie e recuperare l’handicap. Solo con la crescita del livello culturale sarà possibile sperare in una società più giusta che recuperi la speranza di un domani migliore». Nic.Cel.