di Erika Noschese
La maggioranza, stavolta, c’era. Non proprio compatta come invece vogliono far credere ma sicuramente presente in un’assise comunale dai toni particolarmente accesi dopo la prima seduta di lunedì nella quale è venuto a mancare il numero legale con l’assenza di ben sette consiglieri di maggioranza. Ultimo punto all’ordine del giorno la mozione dei consiglieri di opposizione sulla vicenda Fusandola: “Alla luce della illegittimità di opere realizzate in assenza di titoli edilizi-urbanistici ed ai rischi per la pubblica incolumità che potrebbero conseguirne, evidenziata in una recente nota del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica che, già nel 2021, ha provveduto a diffidare l’amministrazione comunale per l’attuazione di conseguenziali adempimenti impegniamo il sindaco a dare attuazione alla sentenza con cui il Gip del Tribunale di Salerno, si è pronunciato in merito all’illegittimità di alcune trasformazioni urbanistico-edilizie realizzate nella città di Salerno in assenza dei necessari titoli abilitativi, adottando tutti i provvedimenti cautelari ed inibitori in riferimento al rischio concreto ed accertato di esondazione del Torrente Fusandola. Per quanto attiene, invero, all’adozione dei provvedimenti cautelari ed inibitori in relazione al rischio di esondazione del Torrente Fusandola, la competenza è specificamente del sindaco”, si legge nella mozione dell’opposizione. E proprio su questo tema la maggioranza ha iniziato a vacillare: l’assessore all’Urbanistica Michele Brigante non è riuscito a chiarire limitandosi a dire che le “autorizzazioni ci sono e non ci sono” ma ci pensa il sindaco Vincenzo Napoli a provare a raddrizzare il tiro, relazione alla mano redatta dagli uffici comunali attaccando l’opposizione per procurato allarme. «Sul Fusandola si è assistita ad una difesa al quanto goffa e sconclusionata da parte del sindaco e dell’amministrazione. Ci si è appellati alla perizia di parte commissionata al Cucri per giustificare l’assenza di pericolo di esondazione e per superare le preoccupazioni evidenziate in sentenza. Nulla hanno saputo eccepire – ha dichiarato il consigliere di FI Roberto Celano – sulla inesistenza dei titoli abilitativi per la deviazione del Fusandola che rende abusivo l’intero comparto. L’assessore ha sostenuto che per stabilire se fosse o meno necessaria l’autorizzazione idraulica sarebbe necessario comprendere se si tratta di un torrente o di un “fosso”, dimenticando che l’assenza di titolo abilitativo risulta conclamata da due sentenze e che lo stesso era stato richiesto, nel 2008, dal Comune come fosse un corso d’acqua. Sulla questione la maggioranza si è spaccata in quanto 4 colleghi hanno inteso astenersi, evitando di votare in maniera scriteriata e solo per dovere di appartenenza. Se il sindaco pensa che stia facendo procurato allarme allora mi quereli». E proprio su questa mozione che la maggioranza si presenta poco compatta con la decisione dei consiglieri Horace Di Carlo, Barbara Figliolia, Tea Luigia Siano e Vittoria Cosentino di astenersi.