Gargani: Le “primarie”? Fuorvianti Non rappresentano un partito - Le Cronache
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Gargani: Le “primarie”? Fuorvianti Non rappresentano un partito

Gargani: Le “primarie”? Fuorvianti Non rappresentano un partito

On.Gargani Lei è l’unico che ritiene che la seconda Repubblica è nata il 25 settembre del 2022 con le elezioni politiche. Anche Andrea Spiri che ha scritto un libro sul biennio 1992-1994 parla di seconda Repubblica nata in quegli anni

Il libro di Andrea Spiri ci consegna una prima valutazione storica del biennio 1992-1994 perché riporta il contenuto degli archivi segreti del governo americano.

È la piccola “storia” di quel periodo che mette in luce le responsabilità di alcuni dirigenti DC sulla fine del partito, sul fatto che il governo americano guardava con grande favore l’opera della magistratura milanese per determinare il “rinnovamento”… cioè la fine dei partiti.

Che giudizio dà del libro

Il libro è di un’importanza enorme e Spiri spiega che quando il presidente la Repubblica Scalfaro sciolse la Camera, anche se vi era una maggioranza per il governo fece “un colpo di Stato” per far iniziare la “seconda Repubblica. Mi sono confrontato con Spiri e ci confronteremo rispetto alla storia della DC. Resto del mio parere: il 25 settembre con le elezioni vi è stata una novità: la vittoria della destra che non è coerente con la nostra storia costituzionale. Non dò ancora un giudizio di valore ma metto in evidenza un fatto obiettivo che modifica la natura delle coalizioni politiche dal 48 in poi: il centro è nell’ombra, non è rilevante, la destra governa per la prima volta il paese come non era mai avvenuto. 

E per converso che importanza da alle primarie del PD

La conferma che ci troviamo di fronte ad una nuova fase viene dal risultato delle primarie del PD ancora di più dalla riunione dell’assemblea di domenica scorsa.

Ci spieghi bene

Resto del parere che le “primarie” sono fuorvianti e non rappresentano un partito che è fatto di iscritti e di partecipanti, ma prendo atto che la prevalenza di chi ha votato per caso, passando per i seggi ha sconvolto il partito. Dico che il PD è stato sconfitto dalle “primarie” perché gli iscritti non erano protagonisti, non avevano e non hanno valore e il partito in qualche modo si è suicidato

Vi è dunque un nuovo partito

Sì è posto fine ad un equivoco che dura dalla fine del secolo scorso: la fusione tra gli ex DC e i post comunisti che aveva determinato un indistinto, era fittizio e ha costituito una sciagura per il paese. 

La fusione era avvenuta solo per ragioni di potere perché i protagonisti responsabili di entrambi i partiti avevano affossato, attraverso le indagini giudiziarie, la DC e i partiti tutti e si sono messi insieme per costituire una maggioranza di potere. 

Ma nel 1994 furono sconfitti

Li ha sconfitti Berlusconi ma in un modo o in un altro sono stati per tanto tempo al governo e si sono logorati! sono stati un grande equivoco per il paese.

Dunque la situazione attuale qual è

È finito questo lungo periodo di transizione caratterizzato da “movimenti” indistinti senza valore e gli elettori hanno premiato “una identità”, la destra di Meloni l’unica che si è presentata alle elezioni con una ben precisa caratteristica e con coerenza.

Quindi secondo lei finalmente gli elettori chiedono partiti identitari individuati in alcuni valori.

Il paese ha bisogno di ritornare ai partiti, all’identità; è stanco di questo pressa pochissimo e di un personalismo esasperato e insopportabile e questo credo sia un fatto positivo. Movimenti come il PD anonimi spe…scono per mano di pochi volenterosi volontari che votano per avere un partito schierato a sinistra. Il PD cambia, cambia fino in fondo e diventa, come è nelle aspettative, partito di sinistra.

Bisogna tenere conto di questa piccola rivoluzione

Si tratta di una grande rivoluzione e se non si coglie questo atteggiamento del corpo elettorale, della società tutta, la destra governerà per 10 anni perché non avrà rivali.

Lei ritiene utile e positiva la vittoria di Schlein e la sua segreteria

Siccome finisce l’equivoco del Pds e del PD, il partito può acquistare il valore e i contenuti di una sinistra radicale che ritiene che i diritti civili siano quelli che sono considerati di sinistra come il superamento di genere, il matrimonio tra lo stesso sesso, o l’aborto assistito e altro ancora. Sono problemi loro ma capaci di caratterizzare un partito

Lei è stato sempre critico con la “ margherita”  e con quella “fusione a freddo“ con i postcomunisti

Rileggendo i miei articoli e i miei libri devo riconoscere che avevo un giudizio negativo ormai riconosciuto da tutti e avevo previsto questo risultato. È la prima volta che lo dico a me stesso ma con grande umiltà come la politica consiglia. D’altra parte il 31 dicembre immaginando quello che ho descritto avevo fatto un appello ai popolari e tutti e a quelli nascosti nel PD per sollecitare una loro autonomia e per far prendere atto della nuova situazione che si è determinata nella quale non c’è posto per loro.  A quell’appello non ha risposto nessuno, nemmeno in provincia. soltanto Beppe Fioroni con il quale sto collaborando intensamente…

Nell’assemblea del PD di domenica scorsa si parla di condizione nuova, di rinnovamento.

Si c’è stato un rinnovamento che non può vedere coinvolti popolari, i cattolici, i democratici, i moderati, i centristi, chiamiamoli in tutti i modi.

Se i “popolari” uscissero dal PD ci sarebbe davvero un partito profondamente diverso.

Dico con molta chiarezza e, lo posso dire per la mia esperienza e la mia storia che se i cosiddetti popolari come Castagnetti e tutti gli altri, continuano a restare in quel partito non possono più chiamarsi popolari. Che cosa deve capitare per far capire loro che il PD è stato un errore, una cosa negativa per il paese, un grande equivoco, che oggi si risolve con un partito del tutto diverso che inevitabilmente diventerà socialdemocratico altrimenti sparirà.

In conclusione se c’è la destra e la sinistra bisogna rivitalizzare il centro

Se c’è una destra e c’è una nascente sinistra il paese ha bisogno di un’area centrale, soprattutto di una politica di centro che operi con una cultura sturziana di governo e per le autonomie locali, per proteggere i diritti civili, i diritti della persona, della famiglia secondo la dottrina della Chiesa ma anche secondo i codici della natura e della vita.

Quindi la “vera” seconda Repubblica può sanare la anomalia della situazione italiana

Lavoro da vari anni per aggregare i popolari e superare la diaspora dei cattolici e dei laici. Sono convinto di questo lavoro e negli ultimi mesi abbiamo risultati importanti. La dialettica centro – sinistra- centro – destra resta ancora l’anima della politica..anche per i tempi nuovi e bisogna far emergere un “centro” politico  e dinamico.