di Mario Rinaldi
“Faccio appello a tutti i Comuni della Valle dell’Irno per ottenere al più presto un trasferimento vicino casa. Sono 20 anni che faccio il pendolare spostandomi da casa mia fino al Comune di Bellizzi dove sono impiegato. Inizio ad accusare una certa stanchezza”. E’ l’appello di Antonio Sica, disabile dalla nascita, residente alla frazione Gaiano di Fisciano, che da 20 anni lavora presso l’Ente istituzionale di Bellizzi: un’occupazione che il 62enne è riuscito ad ottenere grazie all’inserimento ottenuto attraverso il collocamento mirato per l’appartenenza alle categorie protette. Dopo 20 anni di andirivieni tra Gaiano e Bellizzi, Sica vorrebbe sfruttare le agevolazioni previste dalla legge 104 del 1992, nella parte in cui l’articolo 21 (che si applica solo alla pubblica amministrazione) prevede “che la persona handicappata con un grado di invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni iscritte alle categorie prima, seconda e terza della tabella A annessa alla legge 10 agosto 1950, numero 648, assunta presso gli enti pubblici come vincitrice di concorso o ad altro titolo, ha diritto di: scelta prioritaria tra le sedi disponibili; precedenza in sede di trasferimento a domanda”. Sica, quindi, starebbe in cerca della sede disponibile ad accoglierlo. Magari il suo Comune di appartenenza, Fisciano, al quale pure ha lanciato l’appello per essere assunto attraverso un trasferimento da un ente all’altro. “Per recarmi al lavoro – racconta il disabile – mi sveglio ogni giorno alle 5.00 del mattino.
Un orario a me più congeniale per preparami bene ad affrontare la giornata. Per arrivare a Bellizzi devo trovare un passaggio intorno alle 6.30 per trovarmi a Baronissi dove prendo o il treno o l’autobus per trovarmi poi in orario alle 8.00, quando apre il Comune”. “Mi trovo bene a Bellizzi – racconta ancora Sica – mi sento accolto e per me questo Ente rappresenta una seconda famiglia, però con l’avanzare dell’età non riesco più a mantenere i ritmi di una volta. Per questo faccio appello affinchè possa essere assunto in uno dei Comuni della Valle dell’Irno per far sì che la sede di lavoro sia più vicina al mio domicilio e ridurre in questo modo il disagio di un viaggio per me stancante”. Il 62enne lavora dal lunedì al venerdì, facendo due rientri settimanali: “il mio orario di lavoro è dalle 8.00 alle 14.00 dal lunedì al venerdì con due rientri pomeridiani e uscita prevista alle 19.00. Quando faccio i rientri ritorno a casa alle 21.00 e questo per me costituisce un grosso disagio anche perché i collegamenti con il mio paese non sono molto efficienti. Per arrivare a Gaiano devo fare diversi cambi tra treni e autobus”. “Attualmente – racconta ancora Sica – sono impiegato come usciere presso la sede della Polizia Municipale, però ho ricoperto anche altri incarichi alle Politiche Sociali e in altri uffici. Insomma riesco a rendermi utile laddove necessario”. Sica, tra l’altro, nel corso della sua vita è stato molto attivo nel campo del sociale facendosi sempre portavoce a tutela della categoria dei diversamente abili per far valere i propri diritti.