di Marco De Martino
SALERNO – Passano gli anni, i presidenti, i direttori sportivi ed i calciatori ma le cose, nell’ultimo giorno di mercato, alla Salernitana non cambiano mai. Dopo oltre due mesi di trattative, più o meno concrete, la società granata si è ridotta alle ultimissime ore della campagna trasferimenti per portare a termine le trattative più complesse e, come spesso è accaduto, è rimasta all’asciutto. Nessun movimento, nè in entrata nè in uscita, a parte il tesseramento del centrocampista classe 2004 Sacko dai dilettanti del Matese e le cessioni del giovane De Matteis in prestito alla Fermana e della meteora Sy al Nimes a titolo definitivo, nonostante la Salernitana avesse estremo bisogno di ulteriori innesti per puntellare una rosa che rimane, purtroppo, priva di soluzioni alternative, in particolar modo sulle corsie laterali ma anche in attacco, soprattutto dopo il cambio di modulo operato da Davide Nicola. Il mercato invernale finisce con quattro acquisti, il portiere Ochoa, il difensore Ekong ed i centrocampisti Nicolussi Caviglia e Crngoj che hanno sì rafforzato la rosa ma che non bastano per colmare le lacune sulle due fasce di difesa, dove al momento sono disponibili solo Sambia e Bradaric in attesa del recupero di Mazzocchi.
I NO DI BOTHEIM E BONAZZOLI Inoltre la Salernitana, con le trattative imbastite nelle ultime ore, aveva dimostrato di voler cambiare volto all’attacco, mettendo sul mercato Botheim e Bonazzoli, bloccando il veloce esterno Cabral e cercando con insistenza un ariete. Tutto vanificato dai rifiuti del norvegese a trasferirsi alla Sampdoria e del numero 9 a partire per la Grecia. La Salernitana infatti avrebbe voluto cedere Bonazzoli all’estero per evitare di rinforzare le dirette pretendenti alla salvezza (Spezia, Verona e Cremonese) ma anche per monetizzare recuperando l’investimento fatto in estate per ingaggiarlo dalla Samp. L’attaccante ha però detto no a Paok e Olympiakos, preferendo restare e giocarsi le proprie carte in granata.
RIMANE ANCHE RADOVANOVIC Nulla da fare nemmeno per la ventilata cessione di Radovanovic. Il serbo, in scadenza il prossimo 30 giugno, dopo i sondaggi di Ternana e Reggina è stato cercato nella mattinata di ieri dal Cagliari che si era offerto di rilevare il contratto di cinque mesi in essere con i granata, inserendo l’opzione di rinnovo. Secco no del serbo che avrebbe preferito 18 mesi d’ingaggio, una richiesta ritenuta improponibile dalla società sarda. Così Radovanovic rimane in granata fino alla naturale scadenza del suo contratto che, ovviamente, non verrà prolungato.
SALTANO TUTTI GLI ARRIVI La riluttanza di Botheim, Bonazzoli e Radovanovic a trasferirsi altrove ha frenato ed, alla fine, fatto saltare tutte le trattative in entrata. In primis quella già definita da giorni con lo Sporting Lisbona, per l’arrivo di Jovane Cabral. Nel tardo pomeriggio la Salernitana, presente a Milano con il solo segretario Dibrogni visto che il ds De Sanctis ha ritenuto inutile la sua presenza, ha tentato di riaprire la trattativa con l’Udinese per il giovane esterno Ebosele ma, ormai, era troppo tardi. Così il club granata ha tentato il colpo amarcord, provando a riportare alla corte di Nicola Simone Verdi, ormai ai margini al Verona, in prestito con diritto di riscatto fissato a 2,5 milioni. In pochi minuti è stato trovato l’accordo per l’interruzione del prestito del fantasista dal Torino al Verona, movimento correttamente comunicato alla Lega. Non è stato fatto altrettanto, però, per l’altro prestito, ovvero quello dai piemontesi alla Salernitana o, per meglio dire, l’iter è stato completato fuori tempo massimo. Un ritardo, secondo la società granata e quella veneta, dovuto ad un crash del server della Lega che non ha permesso la ratifica del trasferimento. E’ stato anche presentato un ricorso che nelle prossime ore verrà discusso dalla commissione trasferimenti. La Salernitana aspetta e spera.