di Marco De Martino
SALERNO – Otto gol incassati in 90’, allenatore esonerato, due giorni a cercarne un altro smuovendo mezzo mondo per poi richiamare chi era stato sfiduciato appena 48 ore prima, ricominciare a lavorare in un clima di contestazione ed infine, affrontare la squadra più forte di tutte nel match più sentito di tutti: in sei giorni appena, dalla gara di Bergamo a quella di questa sera contro il Napoli, la Salernitana non si è fatta mancare niente. I sei giorni più pazzi degli ultimi anni, di sicuro i più pazzi dell’era Iervolino. Ed è stato proprio il patron il grande protagonista, nel bene e nel male, del ribaltone e del controribaltone tecnico che ha condizionato inevitabilmente la marcia di avvicinamento al derby. La partita in programma questa sera è quasi passata in secondo piano ma già da ieri sera in città la tensione è iniziata ad aumentare esponenzialmente ed alle ore 18 è pronta a deflagrare in un Arechi -ahimè- non zeppo come nelle grandi occasioni. Al di là di quello che sarà il risultato finale, che appare abbastanza scontato e sbilanciato verso gli azzurri di Spalletti, sarà importante verificare se e come la settimana di passione granata abbia avuto effetti sulle gambe e, soprattutto, nella testa dei calciatori, dell’allenatore e di tutto l’ambiente che li circonda. Il presidente Iervolino e la tifoseria si aspettano una reazione da parte del gruppo, in primis sotto il profilo dell’atteggiamento ma anche sotto quello della tenuta tattica contro un avversario top come il Napoli. Ormai è chiaro che il progetto che frulla da mesi nella testa di Nicola, quello di provare a mettere sotto qualsiasi avversario attaccando a testa bassa e scoprendo il fianco alle ripartenze, non è più praticabile. Bisognerà tornare umili e pragmatici, feroci ed affamati, cattivi ed arrabbiati, in pratica bisogna tornare ad essere la squadra che ha afferrato con le unghie e con i denti la salvezza lo scorso maggio. E quale migliore occasione se non quella di stasera, contro un avversario sulla carta strafavorito e che ha solo da perdere e nulla da guadagnare. Tutto l’opposto per la Salernitana che, uscendo indenne dalla sfida impari di questa sera, potrebbe ritrovare smalto, motivazioni e convinzione in vista delle prossime, altrettanto impegnative, gare. Per farlo, quasi certamente, Nicola tornerà sui propri passi rettificando la squadra tatticamente, con un modulo più compatto e votato all’attesa ed alle ripartenze. Non per questo la Salernitana dovrà badare solo a difendersi, contro il Napoli sarebbe un autentico suicidio. Sarà importante rintuzzare gli assalti degli assatanati azzurri privi del fenomeno Kvaratskhelia ma altrettanto pericolosi, ma sarà altrettanto fondamentale provare ad uscire dal guscio ed andare a far male dalle parti di Meret. Ci vorrà un’impresa titanica per strappare punti al Napoli, ma Davide Nicola, vedi ad esempio la partita del suo esordio assoluto contro il Milan finita 2-2, in questo è uno specialista.