Piero De Luca, il figlio del sindaco di Salerno, è indagato per concorso in bancarotta fraudolenta insieme a Mario Del Mese – già finito nel crac del pastificio Amato – nell’ambito dell’inchiesta sulla società Ifil C&D che ha avuto commesse sia dalla storica azienda salernitana che nei cantieri appaltati dal Comune di piazza della Libertà e Cittadella Giudiziaria. La notizia è stata riportata dal blog «L’altra guancia» (angelacappetta.it) che ha rivelato anche i nomi degli altri indagati: Vincenzo Lamberti (socio della Ifil e cognato di Mario), Emilio Ferraro (ex socio di studio legale di Piero De Luca) e Luigi Avino. Piero De Luca, peraltro, è indagato per corruzione insieme al padre in un altro filone di inchiesta mentre in questo procedimento Mario Del Mese deve rispondere anche di evasione fiscale. La Ifil è stata costituita nel 2010 con un capitale sociale di diecimila euro. Nelle carte dei vari procedimenti giudiziari in cui compare la società o Del Mese, l’accusasi sostiene che questa srl avrebbe pagato i biglietti per il Lussemburgo alla madre e alla moglie di Piero De Luca e avrebbe sostenuto le spese di viaggio dell’attore Massimo Ghini arrivato a Salerno per aprire la campagna elettorale del 2011 di Vincenzo De Luca.
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