di Erika Noschese
Alcuni giorni fa aveva realizzato il suo sogno, partecipare alla Maratona di New York. La sua vittoria più grande grazie alle gambe di suo fratello Dario. L’apice della felicità per lui e la sua famiglia ma oggi quel sogno si è interrotto perché il suo cuore ha smesso di battere. Franco Leo, 52 anni, era affetto da tetraparesi spastica. Con il fratello aveva messo in piedi una grande e importante realtà, l’associazione SognoAttivo. «Te ne sei andato così.. in una sera di pioggia. E come avviene proprio nei giorni di pioggia, ci lasci sgomenti, infreddolito, tristi. Ciò che mi rende sereno è che il cielo ha voluto regalarti, pochi giorni prima della tua fine, il tuo sogno tanto atteso. Non trovo parole per descrivere il vuoto che lasci in ognuno di noi, ma, mi permetto ,il vuoto in me è immenso perché in questi ultimi due anni siamo stati più uniti che mai: tu la mente, io le tue gambe. I nostri allenamenti, i piccoli viaggi per poter partecipare alle varie maratone, le risate, le interviste, le fotografie… Fratello mio, te ne sei andato felice di aver trascorso dei giorni meravigliosi. Hai lasciato in tutti noi la voglia di non arrendersi mai…Sarai sempre con me, mi guiderai e mi darai la forza di portare avanti il sognoattivo di tanti altri ragazzi che hanno preso ispirazione dalla tua testa dura. Ti voglio bene Franco. Fai buon viaggio, abbraccia Fabio per tutti noi», ha scritto il fratello Dario sulla pagina facebook dell’associazione.
Il cordoglio del sindaco Mimmo Volpe
“Ciao Testa dura. Franco Leo, amico della nostra comunità non è più tra noi. Un abbraccio alla Mamma Lucia e al Papà Vito. Ad Antonio, Dario, Renato e Annamaria un sentito cordoglio e vicinanza. Questa città gli ha voluto e ti vorrà sempre bene. Grazie Franco per tutte le gioie che ci hai regalato. Non ultimo il Sognoattivo. Una felicità condivisa con tanti di noi vederti correre alla Marathon NewYork City 2022. Ciao amico mio”, ha scritto il sindaco Mimmo Volpe.
Il sogno della Maratona
Fabio e Dario, legati profondamente come solo due fratelli sanno essere, nel periodo del lockdown in qualche modo scoprono la passione per la corsa: «La scintilla “antidepressiva” è scattata durante il lockdown. Con Franco ci siamo guardati negli occhi – comunica solo con quelli – e abbiamo capito che quella esistenza da reclusi in casa ci stava logorando i nervi e la mente, specie a lui. Il suo sogno di viaggiare per la prima volta in aereo e vedere il mondo dalla carrozzina si era interrotto bruscamente. Non ci restava che uscire all’aria aperta e provare a fare qualcosa, tipo “correre” insieme, tutti i giorni, sperando che quell’incubo finisse il prima possibile», ha raccontato di recente il fratello. Dario ha cominciato a percorrere con suo fratello 10-20-30 km quotidiani fino a diventare un atleta, per amore di Franco, solo per vederlo sorridere e gioire insieme di ogni traguardo raggiunto insieme. Domenica 7 novembre Franco e Dario hanno partecipato alla maratona di Paestum, prima di correre a Livorno e poi a Firenze. Infine, New York: il sogno di una vita per entrambi. “L’augurio è che questa esperienza non sia una goccia nel mare e che non resti isolata, ma che anzi sia un esempio di successo, anche con tutti i suoi sacrifici e le difficoltà e che si possano da qui in poi aprire sempre più porte allo sport per disabili”, aveva dichiarato il console italiano a New York, Fabrizio Di Michele ricevendo Franco e Dario Leo all’indomani della competizione.