Il Comune di SAlerno si sa verso versa in crisi economica e molto si dibatte sull’attuale situazione del bilancio. E grazie a Dio molti contributi arrivano dalla Regione che offre la possibilità di avere Luci di Artista, gli spettacoli al Teatro Verdi, i lavori allo stadio Arechi, tanto per fare qualche esempio.Ma sul tavolo ci sono molti contenziosi importanti per le casse comunali. A gestire la situazione il nuovo dirigente del settore tributi, Alberto Di Lorenzo, che si ritrova tra le mani diversi casi complicati. Certamente un contenzioso molto importante riguarda quello tra Palazzo di città e la proprietà del Grand’Hotel Salerno. Una vertenza che va avanti da tempo ma che viste le parti in casusa viaggia sotto traccia. Eppure il Comune di Salerno rivendica uun credito sostanzioso che sfiora i 7 milioni di euro. Una cifra che la proprietà cotesta e da qui la battaglia legale su cui sarebbe ora accendere i riflettori. Perchè pare, na su questo dovrebbero informarsi i consiglieri comunali, almeno quelli dell’opposizione ma di cui si continua a non avere notizie della loro attività. Perchè pare che nella conveznione iniziale ci sia la clausola che raggiunta una certa quota debitoria, la struttura dovrebbe essere acquisità al patrimonio comunale. Certo saremmo al caso limite ma sul tavolo c’è tutto. Sarebbe interessante conoscere quali sono i debiti non pagati dalla proprietà del Grand’Hotel, cosa rivendica il Comune e su cosa si oppone la stessa proprietà, che come è noto ha ottimi rapporti con De Luca e il suo entourage. Avrà la forza Di Lorenzo di portare avanti quetsa vertenza che se desse ragione al Comune darebbe alle casse di Palazzo di città una bella boccata d’ossigeno. Vedremo. Un’altra vertenza di sostanza riguarda la società Arpaia, con sede a Torrione. Qui il conenzioso si fermerebbe, si fa per dire, ad un milione di euro. Anche qui sarebbe interessante sapere se vi sono altre questioni importanti in sospeso, visto che i servizi comunali sono abbastanza carenti o sono aumentati a svantaggio delle fasce più deboli. Ci sarebbe poi il capitolo di affittopoli, già trattato da queste colonne qualche anno fa ma anche su questo c’è il silenzio cantatore di maggioranza e opposizione. In qualche modo, vista la situazione economica, un po’ di chiarezza non guasterebbe, anche per rispetto verso i salernitani.
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