di Monica De Santis
“Le nuove sfide in reumatologia”, è questo il titolo del 12 convegno che si terrà al Grand Hotel Salerno dal 6 all’8 ottobre. Il congresso è rivolto a 90 Medici Chirurghi di tutte le discipline, 20 Infermieri, 10 Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, 10 Tecnici di radiologia e 20 Fisioterapisti. Il congresso servirà per affrontare il tema delle Malattie Reumatiche, che sono oltre 150, e sono la prima causa di disabilità e dolore in Europa e rappresentano il 50% delle malattie croniche che colpiscono la popolazione sopra i 65 anni di età. Dolore, rigidità, disabilità, comorbidità impattano notevolmente sull’aspetto fisico-psicologico del paziente alterandone il suo decorso. Nel corso degli ultimi due decenni le strategie di gestione delle patologie reumatiche sono state profondamente rivoluzionate dall’introduzione di nuovi concetti di trattamento e dalla commercializzazione di due nuove classi farmacologiche (i farmaci biotecnologici e le small molecules) che hanno consentito di migliorare sensibilmente gli outcome a lungo termine dei pazienti affetti da artriti infiammatorie ed altre malattie a carattere autoimmune. Proprio come ci spiega il dottor Paolo Moscato, salernitano, tra i responsabili del day hospital di reumatologia all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove ogni anno effettuano oltre 6000 visite, uno dei principali relatori al prossimo congresso medico… “Oggi abbiamo dei farmaci innovativi, a disposizione che permettono di curare in modo efficace malattie un tempo inguaribili che portavano alla disabilità. Adesso l’artrite reumatoide la curiamo con i nuovi farmaci biologici”. E proprio sulle nuove terapie è incentrato il convegno salernitano, nel quale saranno affrontati anche altri argomenti, come il Covid, delle terapie del dolore, di farmacologia e tanto altro. Si parlerà anche dell’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico, che il dottor Moscato utilizza per oltre 300 dei suoi pazienti che da tutt’Italia vengono al Ruggi per essere curati da lui. Infatti, va detto, che proprio l’ospedale salernitano è unico in Campania e il secondo in Italia ad adoperare la cannabis per il trattamento di patologie come l’artride reumatoide il lupus eritematoso sistemico e le fibromialgie… “Nel corso del congresso, come detto si parlerà anche delle nuove terapie per la cura delle malattie infiammatorie autoimmunitarie, che sono molto più insidiose, perchè non colpiscono solo le articolazioni ma gli organi interni come il cuore, il rene e se non diagnosticate in tempo portano non solo ad una disabilità, ma ad un accorciamento della durata della vita. E queste sono malattie che colpiscono soprattutto i giovani. Per cui è importante fare una diagnosi precoce e mettere in campo tutte le armi terapeutiche più moderne per bloccare sul nascere la diffusione di queste patologie ed evitare che provochino danni ad altri organi”. Il dottor Moscato spiega inoltre che sul territorio salernitano, stando alla sua esperienza, le malattie reumatiche sia degenerative che infiammatorie sono per incidenza al secondo posto dopo le malattie cardiovascolari… “Oggi abbiamo le capacità di diagnosticare queste patologie in modo precoce e di avere le terapie e trattementi efficaci per bloccarle ed evitare il danno degli organi interni. Quindi blocchiamo la malattia sul nascere. Quello che è importante capire che prima si ferma il decorso della malattia e meno possibilità ha questa di creare danni che possano portare alla morte”. Dunque il dottor Moscato spiega che la prevenzione è fondamentale… “A volte i pazienti fanno tanti giri spesso inutili prima di arrivare da uno specialista reumatologo, che è il medico adatto perchè è il medico delle articolazioni e di tutte le malattie che interessano non solo il sistema ossoarticolare ma tutti gli organi interni le cosidette malattie autoimmunitari che sono frequentissime, più di quello che si possa pensare”.