di Erika Noschese
Recepire e valorizzare le istanze: è questa la battaglia principale di Annarita Patriarca, consigliera regionale della Campania, candidata con Forza Italia nel collegio Campania 1 – P02 e all’uninominale Campania 1 – U07 per Torre del Greco.
Onorevole, candidata con Forza Italia. Inizia per lei una nuova avventura elettorale…
“Le campagne elettorali, per chi fa politica, non finiscono mai perché il contatto coi territori è costante. Diciamo che le campagne elettorali iniziano il giorno dopo che all’apparenza finiscono. Da questo punto di vista, sono abbastanza allenata…”.
Da consigliera regionale ha sempre seguito il suo territorio ma, più in generale, ha portato in consiglio, a Palazzo Santa Lucia, le istanze dei cittadini campani. Come mai ha scelto di candidarsi alle Politiche?
“Da innamorata della politica, ritengo un privilegio e un onore poter intraprendere un percorso politico di crescita all’interno del mio partito per portare le istanze dei territori nell’assemblea legislativa più importante del Paese. Il mio impegno e il mio compito sarà lottare affinché queste istanze vengano recepite e valorizzate”.
Oggi alcuni coordinatori provinciali hanno scelto di lasciare il partito, cosa ne pensa?
“Spiace sempre quando si consumano degli addii, ma non condivido l’idea di lasciare solo perché è venuta meno la candidatura. Che rappresenta solo uno dei momenti della vita di partito e della propria militanza. Forza Italia ha voluto investire nei territori scegliendo candidati in grado di rappresentarli nella misura più ampia e radicata possibile. Sono stati candidati tanti amministratori locali, come il primo eletto azzurro in consiglio comunale a Napoli e la prima eletta in Regione Campania”.
Quali sono i temi a lei più cari e da cosa bisognerebbe partire?
“Ci sono tre argomenti che, più degli altri, s’impongono nell’agenda di governo: il rilancio del Sud; la ristrutturazione del mercato del lavoro, soprattutto a favore dei giovani e delle donne; e la riduzione del carico fiscale per famiglie e imprese. Da queste aree di intervento dipende la messa in moto dell’economia non solo campana e meridionale ma nazionale. Tutte battaglie che Forza Italia ha storicamente nel proprio dna e che potranno poi essere declinate, localmente, con interventi integrativi soprattutto alla luce delle risorse messe a disposizione dal Pnrr. In Campania abbiamo bisogno di infrastrutture, di nuove forme di mobilità sostenibile. C’è da difendere e potenziare il settore turistico e quello manifatturiero. Ci sono grandi margini di sviluppo dalla risorsa mare. La lista è lunga…”.
Caro bollette, attività e imprese a rischio chiusura. Qual è secondo lei la ricetta per salvare, oggi, le attività imprenditoriali in vista dell’autunno?
“Oggi il tema dei costi dell’energia elettrica rappresenta il banco di prova principale per il governo che verrà, e ritengo che un provvedimento in grado di proteggere i bilanci di imprese e famiglie sia imprescindibile allo stato attuale. Come? Non possiamo pensare di adottare misure spot come contributi una tantum. È necessario intervenire a livello strutturale in un quadro operativo sovranazionale. L’aumento dell’energia elettrica è direttamente collegato alla guerra in Ucraina. Uno scenario che certamente non si esaurirà nel giro di qualche settimana, anche se noi tutti ce lo auguriamo. Dobbiamo credere nelle energie alternative ma, al contempo, blindare i canali di approvvigionamento esteri delle fonti fossili per non correre il rischio di black out autunnali e invernali che sarebbero disastrosi per la nostra economia”.
Per la prima volta si torna al voto con la riduzione del numero dei parlamentari. Quant’è penalizzata per i territori?
“La riduzione dei parlamentari ha comportato, inutile negarlo, un potenziale problema di rappresentanza democratica. Che però, a mio avviso, può essere controbilanciata da una oculata scelta dei candidati. Cosa che Forza Italia ha fatto, come dicevo, dando priorità a chi, dei territori, non solo è profondo conoscitore ma anche chi, da sempre, se ne fa portavoce e difensore”.