di Monica De Santis
Sono 26 i migranti minori non accompagnati rimasti ancora ospiti a Salerno e sistemati nell’ex scuola elementare Tafuri in via De Renzi. 26 e tra questi 6 ancora positivi al Covid. Gli altri sono andati via nella mattinata di ieri mattina, portando con loro solo un sacchetto di plastica con i pochi beni personali e qualche maglietta ricevuta in dono al loro arrivo a Salerno. Dei 128 minori non accompagnati da genitori o parenti, arrivati lunedì mattina a bordo della nave Ocean Viking, oltre 40 erano già stati trasferiti poco dopo il loro arrivo nei centri di accoglienza sparsi in tutt’Italia. Gli altri 83, tra cui 13 positivi al Covid erano invece stati collocati presso l’ex scuola elementare Clemente Tafuri, allestita per l’occasione, grazie alla collaborazione tra l’amministrazione comunale, Salerno Sistemi e Salerno Pulita in centro di accoglienza temporaneo. Da ieri mattina però sono iniziati i nuovi trasferimenti. Parte dei minori sono stati infatti accompagnati in centri di accoglienza presenti in Molise, Basilicata, e poi ancora a Napoli. Sette di loro sono stati trasferiti a Campobasso dove saranno inseriti in un progetto denominato “Family” e dove resteranno temporaneamente in attesa del permesso di soggiorno, di ricevere le prime cure e di iniziare un percorso di alfabetizzazione per far si che si possano inserire quanto prima al meglio nel territorio italiano. Dopo questo pecorso saranno trasferiti nei Sai di seconda accoglienza e dove faranno un percorso un po’ più lungo con l’inserimento scolastico e un percorso che li porti anche a cercarsi un lavoro. In tutti i centri dove i minori sono stati trasferiti sarà comunque presente uno psicologo che li seguirà e che ascolterà le loro storie in incontri personali che sono già stati programmati. Restano dunque a Salerno gli ultimi 26 che dovrebbero essere trasferiti entro un paio di giorni, liberando così definitivamente la struttura che in questi giorni era diventata la loro casa. Intanto non si ferma la macchina della solidarietà, tante le persone del centro storico che in questi due giorni hanno provveduto a donare ai ragazzi capi di abbigliamento e generi di prima necessità.