di Monica De Santis
“Fino a prima del Covid, non abbiamo mai avuto alcun tipo di tentativo di furto. Non si sono mai verificati all’interno del nostro teatro. L’episodio dei giorni scorsi è stato il primo caso e spero sia anche l’ultimo”. A parlare è Arturo Esposito, direttore artistico ed organizzativo del “Teatro Arbostella Gigino Esposito”, insieme con la moglie Imma Caracciuolo. “Ho denunciato l’accaduto alla polizia, ma è difficile riuscire a risalire agli autori. I danni? Fortunatamente pochi, solo una delle porte è stata danneggiata e quale suppellettile all’interno del teatro. Ci è andata bene, forse i malviventi si sono spaventati sentendo l’antifurto entrare in funzione, oppure, non trovando soldi, hanno pensato bene di andare via senza danneggiare la struttura. Certo è che serve un maggiore controllo della zona”. Arturo Esposito non si perde in chiacchiere e chiede, o meglio richiede all’amministrazione comunale degli interventi che possano in qualche modo garantire sicurezza al suo teatro… “Abbiamo ristrutturato da poco. E’ tutto nuovo. Ovviamente qualcuno può pensare di trovare soldi all’interno, qualche altro solo per sfregio può pensare di entrare e fare danni. Per evitare tutto questo basterebbero dei piccoli accorgimenti. Al momento l’accesso all’area della struttura è praticamente libero. Non vi è nessun muretto o recinzione che separi il teatro dall’area giochi. E se qualcuno volesse rubare, quello sicuramente è l’accesso migliore. Ecco perchè abbiamo chiesto al Comune di intervenire realizzando un muro, di almeno due metri d’altezza, che separi le due aree. In questo modo è possibile pensare anche all’installazione di un impianto di videosorveglianza esterno, perchè l’area da coprire sarebbe circoscritta rispetto ad ora. Ma non solo. Realizzando questo muretto si andrebbe a risolvere un altro dei problemi che da sempre ci affligge. Stando, come detto, vicino all’area giochi, spesso ci ritroviamo ragazzini che involontariamente lanciano il pallone all’interno della struttura. Qualche altro gioca utilizzando il muro esterno del teatro come porta da calcio. Insomma, fino a quando non ci sono spettacoli, va anche bene, ma quando una compagnia è in scena diventa un problema se ci sono bambini che lanciano il pallone contro il muro. Dall’interno si sente tutto”. Esposito spiega che l’ultima volta che aveva richiesto la costruzzione del muro separatore… “Fu il giorno dell’inaugurazione del Teatro. Chiesi al sindaco se fosse possibile accelerare i tempi. Ora, visto anche ciò che è successo, mi auguro che questo venga realizzato quanto prima. Ripeto non è una soluzione definitiva ma potrebbe essere comunque un ottimo deterrente”.