di Monica De Santis
Aveva affidato ai social, nei giorni scorsi un messaggio ai suoi telespettatori. A tutti coloro i quali per oltre 70 anni lo hanno seguito, ammirato, apprezzato e stimato. Ora quel messaggio, nel quale parlava della “natura che ha i suoi ritmi”, sembra essere il testamento morale di Piero Angela, il divulgatore più conosciuto e amato di sempre, l’uomo che è stato capace di far capire la scienza, la natura e tutto ciò di cui l’universo è fatto a grandi e piccini. Ascoltare Piero Angela era come ascoltare un amico che ti raccontava una storia bella, intrigante e con un finale non del tutto scontanto. Ora di Piero Angela, venuto a mancare nella mattinata di ieri, (l’annuncio dato attraverso Facebook dal figlio Alberto, che ha scritto “Buon viaggio papà) resterà un patrimonio di sapienza unico, resteranno le tante tantissime trasmissioni realizzate per la Rai, i suoi libri, i suoi pensieri e quella lettera di commiato che ha scritto ai suoi telespettatori. “Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio”. La notizia della morte di Piero Angela si è diffusa in tutta la Nazione e non solo nel giro di pochissimi secondi. Migliaia per non dire centinaia di migliaia i messaggi di cordoglio inviati alla famiglia del 93enne giornalista. “La morte di Piero Angela ci addolora profondamente. L’Italia perde un grande uomo ed un eccellente giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo. Piero Angela ha avuto l’enorme merito di divulgare la cultura scientifica nel nostro Paese utilizzando un linguaggio popolare e le più moderne tecniche di comunicazione. Piero Angela è stato anche un grande amico di Napoli e della Campania alla quale, anche con il figlio Alberto, ha dedicato numerosi servizi e programmi televisivi descrivendone la bellezza e le eccellenze. Ai familiari ed amici un abbraccio di profondo cordoglio”, scrive il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Mentre il sindaco di Napoli Manfredi… “Un immenso grazie a Piero Angela, ha avuto la grande capacita’ di entrare nelle case accendendo la nostra curiosità e divulgando il sapere. L’ambiente, il corpo umano, le creature del pianeta, il cosmo, le novità della scienza, il futuro. Il suo e’ stato un continuo viaggio ispirato alla conoscenza. Al figlio Alberto Angela va il mio abbraccio e quello di tutta la città di Napoli”. Coordoglio anche da parte del Coordinamento dei sindaci dell’Agro Nocerino Sarnese e della Valle Metelliana… “Abbiamo appreso, poche ore fa,della scomparsa di Piero Angela. Come sindaci delle comuni dell’Agro nocerino Sarnese della Valle metelliana sentiamo il dovere di partecipare al dolore per la sua scomparsa e allo stesso tempo, di esprimere un sentimento di profonda riconoscenza per il contributo che egli ha dato per la crescita culturale e civile del nostro Paese e quindi anche delle nostre comunità.intellettuale raffinato, la sua opera straordinaria in tema di divulgazione scientifica e di promozione della cultura , di amore per la ricerca e lo studio, hanno formato generazioni anche dei giovani dei nostri territori. E’ un contributo impagabile, un debito di riconoscenza perenne che abbiamo verso la sua memoria. .Nelle prossime settimane proporrò ai miei colleghi del coordinamento di lanciare un’iniziativa fattiva e concreta per ricordarne meglio l’opera compiuta anche alla luce delle straordinarie trasmissioni che ha prodotto per la diffusione della storardinaria bellezza dei nostri territori”. Piero Angela, proprio come il figlio Alberto amava molto la Campania e sin da giovane ha visitato questi luoghi ogni volta che ha potuto. Nel 2006 ha aperto la XIV edizione della rassegna “Mare Sole e Cultura” a Positano, nel gennaio del 2010 è stato ospite a Ravello, il 26 ottobre del 2012 è stato ospite a Fisciano dell’Università per gli Studi di Salerno, dove parlò agli studenti nell’ambito di un convegno intitolato “La mia storia nella storia”. E poi prima e ancora dopo ospite di diverse cittadine cilentane. “Lutto nel mondo scientifico e della cultura italiana. Scompare a 93 anni Piero Angela lasciando un testamento culturale di invito a fare, ognuno, la propria parte per il bene del Paese. Per mezzo secolo, con fare elegante e professionale ha educato generazioni di studenti italiani. I Dirigenti scolastici italiani a nome dell’intero mondo della scuola esprime il mio vivo cordoglio alla famiglia”. Lo dichiara Attilio Fratta, presidente dell’associazione dei Presidi DirigentiScuola.