di Erika Noschese
Un vero e proprio sfogo affidato ai suoi canali social che cela tutto il malumore verso il Pd quello di Simone Valiante, ex parlamentare e oggi militante dem che, per ben due volte, ha dovuto rinunciare all’ultimo secondo ad una competizione elettorale. “Avendo la consapevolezza della sconfitta elettorale ormai certa, nella dirigenza del Pd, alle spalle di un segretario perbene ma non abituato alla trincea della politica, è in atto una campagna di spartizione indegna nei listini bloccati e cioè l’unico posto dove gran parte di loro si possono candidare per non essere cacciati a calci nel sedere dalla gente – ha dichiarato l’ex deputato cilentano – La Campania come al solito darà il meglio di sé con il contributo di un neo doroteismo avanzante, quello che racconta che bisogna votarli perché la destra cattiva ci travolgerà e proprio per questo prima di essere cacciati, tra Roma e Napoli mette in salvo moglie, marito e congiunti. Tutto questo alle spalle di milioni di militanti inconsapevoli ed ancora appassionati e di tanti dirigenti ed amministratori locali che sul territorio buttano il sangue raccogliendo il consenso vero della gente, molti dei quali vengono utilizzati e poi, soprattutto se hai una testa per pensare, barattati con la dura legge del “si salvi chi può”, senza dignità. A noi spetta solo trarne le conseguenze in modo definitivo la cattiva politica”. Al momento Valiante non sarebbe in lista per una candidatura nel collegio Cilento nonostante sia stato messo più volte tra le ipotesi concrete. In più occasioni il parlamentare cilentano ha espresso il suo malcontento verso il partito e la gestione delle candidature, in occasione di tornate elettorali, come in occasioni delle Regionali dove è risultato essere il primo dei non eletti, nonstante qualche screzio con il governatore De Luca, secondo quanto emerge.