Verso il voto: le new entry - Le Cronache
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Verso il voto: le new entry

Verso il voto: le new entry

di Erika Noschese

Mancano poco più di due mesi al voto, i singoli esponenti dei vari partiti sono già in campagna elettorale ma ora non c’è tempo da perdere. Rispetto alla data inizialmente individuata, o meglio all’anno considerando il voto in programma per il 2023, partiti e coalizioni dovranno presto trovare una quadra. In quest’ottica, ci sono già i primi nomi. Forza Italia, orfana della ministra per il Sud Mara Carfagna sembra avere più agilità di movimento perché senza di lei verrebbero meno anche i veti che, da sempre, impone sui candidati. Dunque, via Mara ma resta l’incognita Gigi Casciello che potrebbe decidere di seguire la sua ministra, rinunciando alla poltrona. Al proporzionale dovrebbe essere riconfermata Rossella Sessa, subentrata in parlamento alla morte di Enzo Fasano. In casa Fratelli d’Italia tutto in alto mare: nel collegio di Salerno dovrebbe essere candidato l’avvocato penalista Michele Sarno; alla Camera confermata la ricandidatura di Edmondo Cirielli mentre, al senato quella di Antonio Iannone. Forte dell’ultima assoluzione, il partito guidato da Giorgia Meloni starebbe pensando anche ad Alberico Gambino che, nel collegio dell’Agro, andrebbe però ad intaccare il Questore della Camera dei Deputati quindi, prima di procedere e di formalizzare la richiesta ci sarebbe questo intoppo da sciogliere ma non si esclude che l’ex sindaco di Pagani possa rispondere due di picche, avendo già annunciato la sua intenzione di stare fuori dalla campagna elettorale, dedicandosi alla guida del partito. In casa Lega sembra certa la candidatura dell’ex rettore Aurelio Tommasetti ma non è ben chiaro se alla Camera o al Senato. Italexit potrebbe giocare un ruolo da protagonista, non con una sua lista ma in coalizione, ma verosimilmente non a Salerno nonostante la crescita esponenziale del partito guidato da Paragone; ancora nulla in casa Udc che potrebbe limitarsi a piazzare in liste altrui alcuni candidati di spicco. Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, potrebbe puntare tutto su Antonio Fasolino, agitando le acque. In casa centrosinistra, il Pd mira a riconfermare il ruolo di leadership della coalizione di centrosinistra e qui le idee sembrano più chiare: al Proporzionale 1 riconfermata la candidatura di Piero De Luca, al proporzionale 2 quella di Eva Avossa; spingono per un posto in lista l’attuale deputato di Liberi e Uguali, Federico Conte e il consigliere regionale Franco Picarone che avrebbe espressamente richiesto ai vertici del partito la possibilità di scendere in campo attivamente con la benedizione del governatore Vincenzo De Luca. Al senato, invece, era stato fatto il nome dell’attuale sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, ipotesi poi tramontata per via della questione incompatibilità che avrebbe spinto il primo cittadino a rassegnare le dimissioni, in un momento così delicato per il capoluogo di provincia. Work in progress nel Psi dove è confermata la candidatura del segretario nazionale Enzo Maraio. Come già avvenuto in passato con Insieme, non ci sarà una lista di partito ma un’unica grande coalizione per provare a portare il numero uno del partito socialista italiano in Parlamento. Primi nomi anche per il collegio Cilento-Agropoli dove Costabile Spinelli sembra avere una candidatura promessa da Forza Italia; il consigliere regionale della Lega, Attilio Pierro, potrebbe puntare al parlamento ma l’attenzione dei dem è tutta per Franco Alfieri, campione di “incassi” ad ogni competizione elettorale. Riconfermato anche Cosimo Adelizzi che sarà candidato con Insieme per il Futuro, il movimento politico realizzato da Luigi Di Maio dopo l’addio al Movimento 5 Stelle. I pentastellati potrebbero ripartire dagli uscenti Felicia Guadiano e Franco Castiello mentre su Salerno invece si potrebbe optare per Nicola Provenza e Andrea Cioffi. Intanto, c’è anche la data per la presentazione delle liste, nel periodo di Ferragosto. dunque, da oggi, poche settimane per presentare candidati di spicco in grado di conquistare il parlamento. E gli elettori.