D'Acampora: “La Sindaca non faccia populismo sulle spalle dei cittadini” - Le Cronache
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D’Acampora: “La Sindaca non faccia populismo sulle spalle dei cittadini”

D’Acampora: “La Sindaca non  faccia populismo sulle spalle dei cittadini”

di Luca Capacchione

Il consigliere comunale e capogruppo del PD Luigi D’Acampora, in vista della riunione del consiglio di questa sera, è molto critico sull’operato dell’amministrazione Cecilia Francese, sia per quanto concerne il consiglio comunale e gli atteggiamenti avuto giovedì scorso, sia per il calo demografico che toglie a Battipaglia diverse autonomie di gestione. I cittadini, dopo il consiglio comunale-rissa, sui social hanno detto che si aspettano di più. Dopo quattro ore di discussione, la mozione sull’ospedale non è stata discussa e il primario del reparto di ostetricia non ha rilasciato dichiarazioni. Qual è la situazione generale e cosa ne pensa? Il primario ha fatto bene. La Sindaca ha sbagliato ad allarmare la situazione senza rivolgersi alle dovute istituzioni e ha strumentalizzato il tutto. Forse dimentica di essere la prima autorità sanitaria del territorio (cosa che ha ricordato solo in periodo Covid). Poteva convocare un consiglio monotematico e discutere con tutti i vari livelli istituzionali la questione, ma non l’ha fatto. Sta strumentalizzando un problema che sta toccando tutti i cittadini e tutti i consiglieri. Noi siamo partecipi e pronti a risolvere ogni problematica. La mozione sul distributore di benzina, invece, non la sto commentando sui social per evitare di fare il gioco di chi ultimamente sta sposando l’attenzione su altri temi, nascondendo i veri problemi. Sfruttare la baruffa per distrarre il cittadino è pretestuoso. Tra esseri umani può capitare il litigio. La durata è in funzione di una loro volontà, perché i consiglieri di maggioranza – come poi si è verificato – la mozione non l’hanno votata, prendendo in giro la città, il tutto aggravato dall’emendamento (o cosa sia esso) presentato dalla Sindaca stessa. Ho sottolineato che il termine perentorio per presentare ricorso al TAR contro la delibera di giunta scade il 24 giugno e approvando la proposta della Francese noi non avremmo il tempo per attendere le ulteriori verifiche. Questo finto ritorno sulla strada di Damasco è una procedura finta da parte loro. Ho suggerito diversi percorsi per revocare la determina giuntale, ma nessuno ascolta. Sulla discussione avvenuta, è stata frutto di un momento di nervosismo e di termini poco appropriati verso l’opposizione. Abbiamo voluto discutere nei modi e nei tempi anche per tutti coloro che sono venuti tra il pubblico perché hanno dimostrato in tanti di sentire a cuore la questione carburante. Poi la Sindaca insolitamente ha presentato una mozione, fatta dalla maggioranza, che mai si è vista in un consiglio comunale. Intanto la sindaca nell’ultima nota stampa rilasciata vi accusa, attraverso un giro di parole, di aver fatto ostruzionismo e che abbiate voluto perdere tempo. Ha ragione? Se lei dice che noi abbiamo fatto ostruzione, c’è da sottolineare che la segretaria generale non ha saputo rispondere ai miei quesiti, presentati anche più di una volta. Ci sono le immagini a testimonianza di quanto accaduto e non mi pare noi abbiamo perso tempo, anzi. Abbiamo chiesto l’intervento di un dirigente e non si è visto, lei non ci ha dato o voluto dare risposte. I consiglieri di maggioranza in realtà sono stati al centro dell’ostruzione perché in verità nemmeno loro vogliono il distributore, ma alla fine la proposta della sindaca l’hanno comunque votata. Il che mi fa ancora di più pensare. Noi avremmo potuto chiedere conto di quanto fosse accaduto in mattinata (arresto di Falcone, ndr), ma abbiamo mantenuto una riservatezza e una delicatezza perché quando c’è un problema per la città, questa va tutelata a prescindere da tutto. Cecilia Francese la deve smettere di fare populismo sulle spalle dei cittadini. Lei è seduta accanto al Presidente e alla segretaria generale, ma non potrebbe starci. Dovrebbe sedere nei banchi della giunta e non infierire sull’attività di chi dirige i lavori dell’aula. Non può darci lezioni. La discussione non ha senso di essere, poiché loro non hanno mai rispettato le regole. Stanno prendendo tempo e ci stanno prendendo per i fondelli: è rimasta folgorata da quanto si è detto sul distributore di benzina e ora vuole incalzare su altri argomenti per distogliere l’attenzione. Quando è stata consigliere d’opposizione ha tentato di fare durare i consigli comunali per una giornata, ora che è lei la maggioranza vuole cambiare le regole? Non va bene. La legge consente gli interventi e questi vanno fatti. Lei ha citato anche la questione del calo demografico, con una perdita durante l’esercizio Francese quasi 3000 residenti. È solo un sintomo o una patologia cronica? Questo è la constatazione di inefficienza e di inefficacia della vecchia amministrazione Francese. Lei ha avuto dal 2016 quanto le precedenti amministrazioni hanno fatto per attrarre cittadini e investitori sul nostro territorio. Con l’amministrazione 2009-16 abbiamo lavorato a fondo affinché si avessero finanziamenti, il Più Europa e di agevolare contestualmente il famoso piano di riequilibrio da 31 milioni di euro di cui lei ora si vanta. I fondi PNRR sono frutto del Covid, quindi le è caduto in mano. Avendo perso i residenti, ora lei perderà anche l’autonomia di gestire i PICS, come quelli della scuola De Amicis (persi in realtà anche per sua incapacità). Possono dire quello che vogliono, ma hanno tolto ogni garanzia soprattutto ai giovani lavoratori o studenti. La vecchia gestione Francese è stata un disastro e la nuova non è da meno.