La ricetta del Pd per efficientare la sanità cittadina - Le Cronache
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La ricetta del Pd per efficientare la sanità cittadina

La ricetta del Pd per efficientare la sanità cittadina

di Luca Capacchione

Affollamento, codici rossi e accorpamento o chiusura di reparti sono i temi rilevanti dallo studio statistico pubblicato dal Partito Democratico di Battipaglia sugli ospedali del DEA Battipaglia-Eboli-Roccadaspide. Situazione eclatante, ma nota da tempo a tutti i livelli istituzionali, quella del sovraffollamento del pronto soccorso del nosocomio di Battipaglia, con quasi la metà degli accessi. A seguito dello studio statistico, presentate dalla segretaria cittadina del PD Anna Raviele, anche le proposte per efficientare il sistema ospedaliero della Piana del Sele. “È cronaca di questi giorni la decisione del Direttore Sanitario Minervini di riaprire il reparto di Chirurgia di Eboli mediante accorpamento al reparto di Urologia – si legge nella nota del PD Battipaglia – Una decisione – tampone che, in ogni caso, non garantirebbe la gestione delle emergenze considerato che la sala operatoria resta chiusa e che non dà risposta ai problemi ormai cronici che affliggono non solo l’Ospedale di Eboli ma tutti i nosocomi del DEA Battipaglia – Eboli – Roccadaspide. Crediamo, quindi, che siano maturi i tempi per aprire un confronto serio e franco volto a garantire un’organizzazione più efficiente del Dea, a partire dalla gestione delle risorse che dovrebbero essere utilizzate in maniera più efficace e proporzionata alla naturale vocazione di ogni ospedale. Per far questo, bisogna iniziare ad uscire dalle solite logiche campanilistiche convinti che non dalla protesta ma dalla proposta possano giungere soluzioni condivise con il Territorio che possano garantire livelli di assistenza ottimale all’intera popolazione e non solo ad una parte di essa a discapito di un’altra. La logica del “fare tutti un po’” non è più percorribile. È necessario puntare sulla specializzazione dei presidi”. D’altronde, i dati parlano chiaro: nel 2021, su 51.954 accessi di pronto soccorso complessivamente registrati nei tre nosocomi, ben 28.516 accessi sono stati registrati presso il solo pronto soccorso dell’Ospedale di Battipaglia. I codici rossi, complessivi, sono stati 296. Di questi, ben 175 sono stati registrati solo a Battipaglia. Appare chiaro, quindi, che la città capofila della Piana del Sele registra il maggior numero delle prestazioni di emergenza effettuate in tutto il DEA. Questi numeri sono facilmente spiegabili: l’Ospedale di Battipaglia è l’unica struttura sanitaria situata all’uscita dello svincolo autostradale ed insiste in una città che fa da collante tra la Piana del Sele e i Picentini per cui è facilmente raggiungibile da numerosi comuni limitrofi in pochissimo tempo. Non di rado, al Pronto Soccorso del “Santa Maria della Speranza”, arrivano ambulanze anche da città distanti decine e decine di chilometri proprio perché è il punto di pronto soccorso più facilmente raggiungibile per la posizione strategica in cui è collocato. A questo si aggiunga che, sempre solo nel 2021, gli accessi in Pediatria sono stati ben 3.815, in Ortopedia 3.466, Ginecologia 4.570. L’Ospedale di Battipaglia è ormai divenuto il punto di riferimento per decine di migliaia di pazienti del nostro territorio per tutto ciò che attiene la gestione dell’Emergenza. È d’obbligo sottolineare che Battipaglia, tra l’altro, è l’unico presidio ospedaliero del DEA ad avere il reparto di pediatria e di terapia intensiva pediatrica (T.I.P.). Basti pensare che il reparto di terapia intensiva pediatrica, nell’intera regione Campania è presente solo a Battipaglia e a Napoli presso l’Ospedale “Santobono”. Un’eccellenza, questa, che ha la necessità di essere tutelata per offrire ai cittadini campani, e non solo, servizi necessari affinché non ci sia una costante migrazione verso altre regioni. Le proposte della segretaria del PD Anna Raviele vertono su tre punti: “È necessario che Battipaglia diventi un polo dell’emergenza considerato che, logisticamente, è l’unico ospedale in una posizione favorevole e i numeri finora registrati confermano che, in tutto il DEA, è l’unico ospedale che naturalmente è chiamato a far fronte alle urgenze; confermare Eboli come polo di eccellenze specialistiche che vanno tutelate e rafforzate, come – da ultimo – ma solo in ordine di tempo – il reparto di Emodinamica recentemente inaugurato; rendere Roccadaspide, per la sua posizione e per la sua vocazione, come già è, un perfetto esempio di struttura di lungodegenza e riabilitazione che potrebbe consentire un alleggerimento della pressione sugli altri due ospedali del DEA fornendo servizi di assistenza specializzata e riabilitazione che, nell’organizzazione attuale del DEA, le altre strutture ospedaliere non sono in grado di fornire compiutamente. Quello che farò sarà convocare ad un tavolo di lavoro i miei omologhi di Eboli e di Roccadaspide affinché si possa discutere al meglio e trovare la soluzione ottimale sulla questione ospedali”. Poi l’appello alla collaborazione: “Coinvolgerò, non appena sarà nominato il commissario, i coordinamenti regionale e provinciale per lavorare con e nelle istituzioni in quanto la competenza in materia di organizzazione della sanità è deputata al livello regionale ex articolo 117 della Costituzione. Siamo disponibili a lavorare per il nostro territorio, per renderlo più sicuro e più efficiente per i cittadini. Quando si parla di sanità non esistono colori di partito e spero che ognuno faccia la propria parte”.