di Eugenio Verdini
Passi in avanti verso la costituzione dell’azienda speciale che darà l’autonomia giuridica al Piano di Zona S3 ex S5 con Eboli Comune capofila. L’ultima riunione dei sindaci del coordinamento istituzionale ha infatti sancito la volontà di tutti gli otto Comuni dell’ambito di dare vita a nuovo organismo di rappresentanza. In sostanza, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Oliveto Citra, Serre, Postiglione, Sicignano degli Alburni ed Altavilla Silentina hanno manifestato la chiara volontà di sottoscrivere una nuova convenzione per dare vita all’azienda speciale che si occupi di programmazioni ed attività nel settore delle politiche sociali a sostegno delle fasce più deboli e fragili delle comunità. La partita della nuova struttura societaria sarà giocata per intero dagli stessi Comuni che oggi compongono il Piano di Zona Ambito S3, compreso il Comune di Campagna. In realtà, i primi atti verso la costituzione dell’azienda speciale sono stati deliberati, ma con riserva, dal rappresentante del Comune di Campagna, perché ufficialmente si tratta di un componente del coordinamento istituzionale che aveva chiesto l’uscita dall’Ambito S3, per aderire ad un ambito territorialmente vicino, ma già costituito sotto forma di azienda. La deliberazione consiliare di uscita dal Piano di Zona di Eboli era stata inviata in Regione, per ottenere l’autorizzazione ad aderire ad un diverso ambito. Ma, su richiesta proprio della Regione Campania, Eboli, comune capofila, ha respinto la richiesta e le motivazioni presentate da Campagna, con l’appoggio di tutti gli altri Comuni dell’ambito. Sostanzialmente era quanto si attendeva da Campagna per fare marcia indietro e rientrare tra gli otto Comuni dell’Ambito S3 pronti a dare vita all’azienda speciale. Il verbale con cui Eboli, ma con l’appoggio anche degli altri comuni dell’Ambito, ha respinto la richiesta di Campagna di uscire dal Piano di Zona S3 ex S5, questa mattina arriverà sui tavoli della Regione Campania. In ogni caso, i Comuni dell’Ambito S3 non hanno solo approvato la bozza di nuova convenzione, ma anche le bozze relative all’atto costitutivo dell’azienda ed allo statuto. Ora la parola passa ai singoli consigli comunali, che dovranno operare una doppia deliberazione: in una dovranno approvare la nuova bozza di convenzione; in un’altra, invece, dovranno deliberare statuto ed atto costitutivo. Al termine di questi passaggi i rappresentanti dei Comuni potranno comparire davanti al notaio per la indispensabile costituzione dell’azienda.