Dopo la vittoria assoluta dell’orchestra in quel di Verona, l’istituzione musicale indetti due giornate di musica con le formazioni delle diverse scuole nella certosa di Padula oggi e domani
di Olga Chieffi
In questo week-end si festeggeranno i dieci anni del liceo musicale “Carlo Pisacane di Sapri”, reduce dalla vittoria al IV Concorso nazionale “Scuole in Musica” svoltosi nell’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia di Verona, con la wind orchestra. Un suggello, questo, che viene ad un anno particolare, il decimo anno di vita di una scuola, il primo anno, forse di vera libertà, dopo due anni di reclusione forzata, di sedie vuote di teatri, di improbabili lezioni e concerti in streaming. Dieci anni sono un traguardo importante. Si deve tutto alla visione ampia della dirigente Franca Principe, ma io farei un ulteriore passo indietro, con l’Associazione Antonio Vivaldi che lo scorso anno ha festeggiato il quarantennale e che già dagli anni ’80-’90 chiedeva con forza una sezione staccata del Conservatorio “G.Martucci” nel Cilento che è sempre stato un enorme serbatoio di strumentisti, basti pensare alla città di Camerota, in cui ogni famiglia conta uno o più musicisti. Li ricordiamo i musicisti di allora che furono catalizzatori di quest’arte nella perla del golfo, Giovanni Marotta, Vincenzo Zupi, Vincenzo Cammarano, ora i figli, Antonio e Pierluigi Marotta. Di lì tutto è incominciato e domani e domenica ci trasferiremo nella Spezieria della Certosa di Padula dalle 19 alle 23. Non c’è festa senza musica ed ecco che coordinati dal flautista Antonio Marotta, sfileranno sul palco Licei Musicali di Campagna con il suo incontenibile ensemble di Fiati, di Eboli con un ensemble di chitarre e violini, di Agropoli con un duo di violino e chitarra, di Vallo della Lucania, di Cava de’ Tirreni, l’Orchestra Junior Verticale Territoriale – Allievi SMIM e primo biennio del Liceo Musicale di Sapri, il Corso del Liceo Musicale saprese, diretto da Salvatore Greco. Concluderà la prima serata l’Orchestra degli allievi del Conservatorio “G. Martucci” di Salerno diretti dal Maestro Jacopo Sipari, un debutto il loro, con il nuovo giovane maestro che li vedrà impegnati nell’esecuzione di celebri colonne sonore di Film. Domani sera, invece sarà la volta di ascoltare le esibizioni del Liceo Musicale di Salerno che parteciperà alla serata con il suo particolare ensemble etno-popolare preparato dal Maestro Espedito De Marino, mentre dal Liceo Musicale di Nocera, un suono antico quello dell’oboe con gli allievi Giuseppe Garofano e il chitarrista Manuel Cuomo, impegnati nel celeberrimo Adagio dal concerto in Do minore di Benedetto Marcello. C’è jazz in Campania e la rappresentanza di questo genere, è stata affidata al trio composto da Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e Daniele Scannapieco e Max Ionata al sassofono tenore. Un trio sui generis che si troverà a suo agio nei diversi contesti, pur legati dallo stesso filo rosso, riuscendo a conservare intatte le caratteristiche proprie, adattandole con flessibilità e buon gusto alle esigenze di nostri tenor-sax. Un elegante viaggio ideale nel ripercorrere un pezzo di storia del jazz e del pop su tasti, corde e tamburi, che non raffrenerà la libertà fantastica ed espressiva dei tre strumentisti, che si ritaglieranno spazi brillantissimi, ad ogni istante, a sostenere, sottolineare, suggerire, domandare, rispondere. Prima del particolare e atteso finale, non poteva mancare anche l’Orchestra degli allievi del Conservatorio “San Pietro a Maiella” di Napoli diretti dal Maestro Leonardo Quadrini e con la partecipazione del soprano, Maestra Rosalba Colosimo, con un florilegio dallo Schiaccianoci di Cajkovsky, l’intermezzo dalla Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, il valzer n°2 dalla jazz suite di Shostakovich, la squassante marcia dei Cavalieri dal Romeo e Giulietta di Prokofiev, Tema con variazioni di Elgar e l’aria di Lauretta dal Gianni Schicchi di Giacomo Puccini. Finale con l’Orchestra del Liceo Musicale di Sapri, diretta dal clarinettista Enzo Cuomo, che dopo qualche colonna sonora e l’African Symphony di Van McCoy, non poteva non chiudere con un brindisi che sarà quello de’ La Traviata per un ritorno alla vita e un sorriso al futuro elevato da Teresa D’Alessandro e Francesco Napoletano.