di Olga Chieffi
Quando brillano gli ottoni lucenti dei fiati in Piazza Amendola, c’è aria di festa. Ritorna la parata ai Fori Imperiali, ritornano le bande, ritorna l’adunata e l’alzabandiera qui a Salerno, in occasione della nascita della Repubblica, una conquista voluta fortemente, una scelta democratica, Quel 2 giugno 1946 fu una giornata importante per tutta l’Italia. Tra le macerie e le miserie lasciate dalla dittatura e dalla guerra, ovunque si discuteva di politica e la voglia di ricominciare era tanta, come oggi. Per le donne quella fu una primavera davvero eccezionale. Per la prima volta potevano non solo ascoltare, ma anche prendere parte attivamente alla vita politica. Tra addottrinamenti familiari e moniti ecclesiastici avevano finalmente conquistato la libertà di scegliere, di esprimere i loro ideali, le loro aspettative, i loro progetti protette dal segreto dell’urna, votarono in massa. Oggi quella libertà dobbiamo difenderla e per far questo dobbiamo riconquistare la pace. Ieri mattina ci siamo ritrovati in Piazza Giovanni Amendola, un martire della Resistenza, sotto le mura di palazzo di Città che hanno salutato Salerno capitale d’Italia. Lì, Le autorità civili, militari e religiose della provincia, si sono riunite sulle note di Parata d’Eroi di Francesco Pellegrino, la marcia più famosa dell’Esercito Italiano, poi l’Inno d’Italia, eseguito dell’orchestra di fiati del Liceo Musicale “Confalonieri” di Campagna, diretta dal maestro Luciano Marchetta, mentre i vigili del fuoco srotolavano il tricolore sulle mura della prefettura. Il Prefetto ha dato lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e ha rivolto il pensiero «all’aggressione della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina, avvenuta tre mesi fa, con le sue terribili scene di violenza nei confronti di civili, tra cui anziani e bambini, e l’uso devastante delle armi, che colpiscono senza pietà, ci ha ricondotti con la mente alle pagine più buie della nostra storia recente. (…) Il 2 giugno 1946, con il Referendum istituzionale, gli uomini e le donne del nostro Paese decisero, a suffragio universale, che l’Italia sarebbe divenuta, da quel momento, una “Repubblica”. I principi di libertà, uguaglianza, giustizia, rispetto e dignità della persona, sanciti solennemente nella Carta Costituzionale, rappresentano da allora le fondamenta su cui poggia la nostra Nazione. A questi principi sento il dovere di aggiungerne un altro: il diritto di poter vivere in pace. Questa è l’arma vincente del nostro Paese che, nei momenti più difficili e dolorosi, ha saputo superare i conflitti e cooperare in nome del bene comune. Un Paese che sta giocando il proprio ruolo nell’accoglienza di centinaia di migliaia di cittadini ucraini in disperata fuga dalla guerra, costretti a lasciare le proprie case e la normalità della vita quotidiana. E in questa partita, anche la provincia di Salerno, con oltre 4.000 presenze, sta facendo ampiamente la sua parte. Un Paese che si sta adoperando per abbassare i toni e contenere le tensioni. Dal nostro 2 giugno, dunque – e quest’anno in modo particolare – non può che venire un invito alla pace e alla riscoperta del senso più profondo e autentico di questa ricorrenza. Questo è l’auspicio che desidero rivolgere a tutti voi: procurare e mantenere la pace nella vostra dimensione quotidiana, in famiglia, nel lavoro, nella scuola». La cerimonia è poi proseguita all’interno del “Teatro Verdi”, dove sono state consegnate le onorificenze “Al merito della Repubblica Italiana”, concesse dal Presidente della Repubblica a cittadini di questa provincia, tra cui il prestigioso diploma di “Cavaliere di Gran Croce” con cui è stato insignito il professore Pasquale Stanzione, presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Il Prefetto Russo ha sottolineato l’orgoglio di festeggiare la Repubblica nella splendida cornice del “Teatro Verdi”, che proprio quest’anno festeggia i suoi 150 anni. « Il nostro teatro, che è annoverato tra i teatri italiani di tradizione, è un’opera che ci rimanda agli anni in cui fu fatta l’Italia, al Risorgimento (…) è qui che dobbiamo cercare le radici della Repubblica che oggi celebriamo, consacrata finalmente in quel 2 giugno 1946: in un filo conduttore che lega gli ideali del Risorgimento con la Costituzione repubblicana che l’Italia si è data dopo avere riconquistato la libertà con la Resistenza al nazifascismo. Oggi, come ieri, è fondamentale continuare a diffondere la nostra “religione civile”, riprendendo l’insegnamento del nostro compianto Presidente emerito Ciampi: «la memoria di quella lotta deve rendere più salda l’unità nazionale dell’Italia repubblicana, più salda la democrazia conquistata per tutti gli italiani. Furono gli ideali di libertà e di giustizia a dar vigore ai nostri cuori e alle nostre menti, forza alle nostre braccia. Allora capimmo che senza ideali un popolo langue; è destinato ad essere servo. Oggi dobbiamo essere capaci di risvegliare in noi quegli ideali, quei valori. Essi furono la nostra stella polare. Debbono continuare a esserlo. Libertà e Giustizia si conquistano giorno per giorno, affrontando e superando i problemi quotidiani della nostra democrazia». Elenco insigniti delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana in provincia di Salerno: da Angri, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Aniello Gargano; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Salvatore Maione. Da Battipaglia, Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Gerardo Festa. Da Campagna Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Daniele Gibboni. Da Cava de’ Tirreni Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Elio Ausilio; Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Gianpietro Morrone; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Katiuscia Panico; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Mario Polverino; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Carmine Silvestro; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Antonio Di Domenico. Da Ceraso, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Giovanni Esposito. Da Contursi Terme Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Giacomo Mezzo Da Eboli Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Stefano Lanzo Da Giungano Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Sebastiano Maria Tanasi Da Montecorvino Rovella Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Pietro Arena Da Nocera Superiore Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Luigi Landi Da Pellezzano Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Lgt. Giovanni Apicella Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Dott. Carmine Santoro Da Roccapiemonte Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Vincenzo Battipaglia, Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Enrico Moja Da Scafati Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Alberto Berrino Da Tramonti Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Domenico Taiani Da Salerno Cavaliere di Gran Croce al Merito della Repubblica Italiana Pasquale Stanzione; Grande Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Giuseppe Cantillo; Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Giuseppe Lissa; Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Enrico De Crescenzo; Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Daniele Di Guardo; Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana Pietro Ferraioli; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Carmine Apicella; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Alessandra Piro; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Rodolfo Punzi; Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana Carlo Simoncini.