Caro Sabatini “ccà nisciuno è fesso”. Iervolino sarà un presidente alle prime armi ma è un imprenditore che i conti li sa fare. E anche bene. E’ certo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la questione delle percentuali da dare ai procuratori ma non solo. A fine giugno è arrivato sul tavolo di Iervolino il conto di Sabatini per la campagna di gennaio. Dove i flop saranno pagati pesantemente dalla società, come il mega contratto di Fazio che scatta automaticamente, la vicenda Cavani. Iervolino non avrebbe voluto riconfermare né Sabatini né Nicola, in maniera cinica aveva analizzato quello che era successo, ma spinto dall’onda popolare aveva perfino accettato il biennale per il tecnico che mai avrebbe voluto sottoscrivere. Iervolino i soldi li vuole spendere ma non sciupare in mille rivoli anche poco chiari. I tifosi devono capire che dopo anni di proprietà hanno un presidente: carica sconosciuta soprattutto alle nuove generazioni ma che ha un peso specifico in una società di calcio. Iervolino ha in mente un progetto complessivo, vuole vincere, non ha intenzione di mendicare con il cappello in mano alla corte dei più forti. Ha fatto bene con Sabatini? Non bene, benissimo. Se non fosse stato vero l’ex ds sarebbe già in Procura per querelarlo. Il silenzio assenso dell’ex Ds capire che in fondo il patron della Salernitana, che ha altri problemi che spiegherò, ha perfettamente ragione. Ed è giusto che non dia spazio all’emotività della piazza e non riconfermi Nicola di cui non è convintissimo. Cruciale la disfatta con l’Udinese dove il tecnico ha presentato una squadra sfiatata, messa male in campo e umiliata dai friulani. Salva solo grazie al portafortuna Venezia. Questa, devono sapere i tifosi, è l’aria che si respirava all’interno dell’entourage granata. Ed è un bene che tutto sia accaduto adesso quando le bocce sono praticamente ferme. In attesa di risolvere il rebus allenatore, ecco che si lavora al dopo Sabatini. E’ chiaro che chi verrà sa bene che certe situazioni non sono tollerate dalla società granata. Uomo avvisato mezzo salvato. Per il tecnico se si decide di cambiare è bene scartare subito l’ipotesi Cannavaro, visto spesso all’Arechi, nel campo in cui lui offese i salernitani e le loro mamme. A parte che è scarso come allenatore ora ai granata serve un tecnico che deve cominciare daccapo. L’unico nome che mi sento di spendere è quello di De Zerbi. Non è facile ma è l’uomo giusto per ricominciare. Il presidente Iervolino, che ha troppi consiglieri sull’asse Scafati-Napoli- (poi ce ne occuperemo) non può non tener conto di tutto questo per la scelta del tecnico. No a Cannavaro all’unanimità, tanto vale tenersi Nicola. t*
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