di Erika Noschese
L’Udc sarà protagonista delle elezioni Politiche del 2023, parte integrante del tavolo di centrodestra. È quanto ha confermato Ernesto Sica, coordinatore provinciale del partito che ieri ha presentato il coordinamento di Pontecagnano Faiano la cui sezione è nata pochi giorni fa. Un impegno concreto sul territorio che coinvolge anche le singole sezioni locali. “L’obiettivo sono le elezioni Politiche del 2023, cercheremo di creare un gruppo, una grossa piattaforma di moderati di centro e faremo fronte comune per arrivare preparati alle elezioni del prossimo anno – ha dichiarato Filippo Troisi, segretario cittadino dell’Udc – Noi apriamo il dialogo a tutti i partiti moderati, chiaramente la collocazione naturale è quella del centro destra ma noi apriamo alle forze civiche e tutti i partiti che hanno affinità con le nostre idee”. Sulla stessa linea anche il coordinatore provinciale Ernesto Sica che, ormai da tempo, sta lavorando sul territorio per riportare l’Udc agli antichi splendori. “Ho l’impegno e la responsabilità di costruire in provincia di Salerno un partito radicato con un direttivo, le sezioni, ricostruire la politica nel salernitano attraverso l’Udc, questo nostro partito che vuole dare il suo contributo alla politica”. Sica, consigliere d’opposizione al Comune di Pontecagnano Faiano, non tralascia però il lavoro sul territorio: “Per Pontecagnano ho l’impegno di lavorare ad un progetto che entri nell’ambito del centro destra, che accompagni un progetto che guardi costantemente al centro e ricostruire un’alternativa all’amministrazione attuale grazie al sostegno delle civiche, di tutte le forze impegnate sul territorio, fuori dalle logiche di partito e che, inevitabilmente danno man forte al centrodestra”. Un’intesa che, sottolinea Sica, va trovato sul programma, sul modello di politica da proporre alla comunità. “Questo è il nostro impegno e da oggi parte, con l’impegno di chi governerà il partito locale, questo cammino che vedrà protagonista l’Udc, il centrodestra, le forze civiche, l’associazionismo”. Al momento, il coordinatore provinciale esclude l’ipotesi di candidarsi a sindaco perché, sottolinea, “ho il compito di realizzare un grande partito”. E a meno di un anno dalla fine dell’era Lanzara, il bilancio – per il consigliere comunale – non è dei più ottimisti: “La speranza è andata delusa, frullato di arroganza e superficialità”.