Splendida affermazione della scuola di fiati del Conservatorio di Musica di Salerno, ieri mattina, ad ora di colazione intorno alle dieci, nel contenitore di Rai 1 Uno Mattina in Famiglia, che mette a disposizione un piccolo spazio per il torneo “Conservatori a confronto”. La prima semifinale si è giocata proprio tra il nostro conservatorio e quello di Cuneo, mentre sabato prossimo scenderanno in campo altre due istituzioni del Sud Italia, il Domenico Cimarosa di Avellino el’Istituto Superiore di Studi Musicali “Toscanini” con sede a Ribera, Conservatorio di Musica del Libero Consorzio – Provincia Regionale di Agrigento. Niente di più facile che il verdetto finale, possa rinverdire fasti e schieramenti calcistici per una sfida Salerno-Avellino, non su di un campo di calcio ma tra le righe di un pentagramma. I giovani musicisti salernitani, che hanno ieri mattina dominato la competizione in formazione di quartetto, hanno proposto un’originale trascrizione di “Un Americano a Parigi” di George Gershwin, rivisitata ed adattata per clarinetto, fagotto, tromba e pianoforte da uno dei componenti del gruppo, il clarinettista Giovanni Liguori, specializzando in Strumentazione per Banda. Giovanni Liguori, che ha fatto la parte del leone, non ha inteso rinunciare all’evocazione del celebrato glissato ascendente che apre la Rhapsody in Blues, puntando interamente sui tempi veloci e virtuosistici e chiudendo col grande tema blues che tanta invidia fece ai grandi compositori europei dell’epoca. I ragazzi piemontesi, invece, si sono presentati in trio: “Cuneesi al samba”, con Federico Macagno al clarinetto, Milena Punzi al violoncello e Davide Bertorello al pianoforte. Allievi rispettivamente dei maestri Mazzone, Scacchi e Vivarelli, i tre sono stati preparati dalla prof.ssa Monica Cattarossi, docente di Musica da camera, hanno invece proposto a loro volta una trascrizione di una pagina di squisita fattura tratta dalla Scaramouche suite op. 165c del 1939 di Darius Milhaud ovvero una trascrizione per clarinetto e orchestra delle musiche di scena della commedia Le médecin volant di Molière composta due anni prima, delle quali nello stesso 1937 Milhaud aveva realizzato anche una versione per due pianoforti. Dei tre movimenti della suite Vif, Modéré e Brazileira, il più accattivante è l’ultimo, appunto che i ragazzi hanno scelto con i suoi ritmi sincopati di samba che rimandano alle celeberrime Saudades do Brasil op. 67 composte all’epoca della permanenza del musicista in Brasile (1917-1918) come segretario dell’ambasciatore francese Paul Claudel. Nulla da fare, però per i pur bravi strumentisti cuneesi che il pubblico ha premiato con un solo 47% di voti contro il 53% del quartetto salernitano. Al fianco di Liguori abbiamo applaudito Fabio Marone e il suo fagotto, talentuoso allievo del M° Domenico Procida, nonché Presidente della Consulta degli Studenti del Martucci dall’anno accademico 2010/2011. Alla tromba invece Stefano Rinaldi, giovane allievo del M° Francesco Cardaropoli, ed infine non per ultimo il pianoforte, che in questo tipo di musica è sempre conductor, di Raffaele Ranieri. Quartetto questo di estrazione classica ma che può permettersi di eseguire tutto, poiché è la pagina scritta, che è la base di tutto e che ha permesso alla nostra formazione l’idea stessa di arrangiamento e l’organizzazione di un discorso capace di andare al di là della semplice successione dei chorus mediante anche la sapiente arte della variazione. In attesa della finalissima che dovrebbe disputarsi il 17 maggio, il pensiero vola ad un concerto offerto alla cittadinanza in cui dovrebbero esibirsi tutti gli allievi, i due gruppi di percussionisti, il duo violino e pianoforte e il quartetto di fiati, unitamente alla formazione che la direzione del G.Martucci designerà per l’ultima performance, che hanno permesso alla nostra massima istituzione musicale di avere una vetrina mediatica prestigiosa ed essere sul podio delle migliori scuole di musica nazionali.
Olga Chieffi