di Monica De Santis
Sono stati nominati i quattro consulenti tecnici che si occuperanno di procedere agli accertamenti tecnici non ripetibili, consistenti nell’esame autoptico sulla salma di Matteo Spirito, il titolare del noto negozio di giocattoli in via Portanova, deceduto nel giorno di pasquetta per le ferite riportate a seguito di un incidente con la moto. Gli esami dovranno stabilire le cause della morte. Inoltre dovrà essere eseguita anche l’analisi cinematica per stabilire la dinamica dell’incidente. Gli esami sul corpo del 59enne commerciante salernitano saranno eseguiti dal medico legale Francesco La Sala, dall’anatomopatologo Antonio Perna, dall’ortopedico Guido Grillo e dall’ingegnere meccanico Angelo Perrina. A nominare i quattro consulenti è stato il Tribunale di Avellino, che ha aperto un’inchiesta proprio sulla morte di Spirito dopo la denuncia fatta dalla moglie Myriam Amato, dalla figlia Silvia Karol, dal fratello Renato e dalla sorella Raffaella, (tutti difesi dall’avvocato Michele Sarno) che si sono identificate come persone offese del reato. Sette le persone indagate del delitto. Tra queste Carlo Piccirillo, nato a Salerno, ma residente a Vietri sul Mare, in qualità di conducente del veicolo che investiva la vittima, il dottor Mauro Nese, responsabile del reparto di ortopedia dell’ospedale civile San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno e il dottor Antonio Medici quale responsabile del reparto di ortopedia dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino. Iscritti nel registro degli indagati anche gli ortopedici Antonio La Verde, Rosario Muscetti, Vincenzo Passaro e Clemente Villani, dell’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino, che a vario titolo avevano avuto in cura Matteo Spirito, e quindi, si legge nell’ordinanza, “per imperizia, cooperando con le loro condotte alla determnazione dell’evento letate, cagionavano la sua morte”. L’incidente tra Spirito e Piccirillo, lo ricordiamo è avvenuto il 5 aprile. Immediato il ricovero presso il nosocomio salernitano, dove vi è rimasto, nel reparto di ortopedia, fino al 12 di aprile, poi il trasferimento al reparto di ortopedia dell’ospedale avellinese, dove è poi deceduto il 18 mattina.