di Monica De Santis
La sindaca di Battipaglia Cecilia Francese ha firmato un’ordinanza con la quale vieta alla società Ecoambiente di effettuare il trasferimento nel territorio comunale dei 213 container di rifiuti provenienti dalla Tunisia e destinati al sito di stoccaggio individuato in località Persano, nel comune di Serre. Un atto che pone dunque il Comune di Battipaglia contro l’amministrazione provinciale che lo scorso 13 aprile aveva dato il via libera al trasferimento da Salerno a Serre. Nell’ordinanza firmata nel tardo pomeriggio di ieri, dalla prima cittadina di Battipaglia, viene intimato alla società Ecoambiente il divieto di passaggio dei camion per il trasporto dei containers contenenti i rifiuti provenienti dalla Tunisia e diretti a Serre, sul territorio battipagliese. L’ordinanza rispecchia quella già firmata dal primo cittadino di Serre Franco Mennella. “E’ interdetto il transito ai tir che trasportano i container nell’intero territorio del comune di Battipaglia per la tutela della salute pubblica, dell’ambiente e dell’ordine pubblico”, si legge nell’ordinanza. I container in questione sono quelli che erano stoccati nel porto tunisino di Sousse, provenienti dall’Italia con un trasporto poi rivelatosi privo di autorizzazioni, e poi rientrati con una nave attraccata al porto di Salerno. La Provincia di Salerno, con un’ordinanza del 13 aprile, ha autorizzato lo stoccaggio temporaneo e speciale le piazzole esterne della Caserma dell’Esercito “Giuseppe Garibaldi” in località Persano nel comune di Serre. I sindaci dei comuni della Piana del Sele, Eboli, Serre, Campagna, Altavilla Silentina e Buccino, hanno espresso la loro contrarietà allo stoccaggio dei rifiuti a Persano, lamentando di essere stati tenuti “fuori dal procedimento amministrativo decisorio della scelta del sito”. Nell’ordinanza firmata da Cecilia Francese inoltre si legge che “i rifiuti non sono caratterizzati e pertanto non si conosce la natura degli stessi, circostanza che desta preoccupazione e allarme”, e che “la scelta del sito di Persano ha determinato un allarme sociale non solo nella popolazione di Serre, ma anche dell’intera area della piana del Sele, per il pericolo per la salute pubblica e per l’ambiente che lo stoccaggio dei rifiuti verrebbe a creare, anche in considerazione che il territorio è già saturo di impianti del ciclo integrato dei rifiuti”. “Così come da impegni concordati con i sindaci della Piana – dice la sindaca Francese -, noi continuiamo a ritenere una violazione del territorio la decisione di portare ulteriori rifiuti nella Piana de Sele. A tale decisione ci opporremo con tutti gli strumenti che la legge ci consente”.