Di Andrea Orza
Angela Pisacane è stata eletta nuova Presidentessa della Copagri, Confederazione Produttori Agricoli. Con razionalità olimpica e determinazione illustra la proposta amministrativa per i prossimi anni. Il settore primario è oggi tra i più articolati, la competizione ai maggiori profitti cederà il passo ad una scelta radicale e sostenibile? La Presidentessa Pisacane intercetta una terza possibilità di convivenza economica ed ecologica.
Con quale stato d’animo ha vissuto la promozione ?
“Un nuovo inizio è sempre emozionante ma essendo da diversi anni parte di questa realtà non sarà un ruolo a cambiare lo spirito. Ho sempre amato le sfide, perché più in alto sono gli obbiettivi e maggiore è la gratificazione. Nella fattispecie, confido in una presa di posizione all’avanguardia che rivaluti la bellezza del nostro territorio ma in maniera sostenibile. Come nuova presidentessa della Copagri ho in mente di istillare una “buona logica”, provando a ragionare fuori dagli schemi. È possibile produrre benessere senza abusare della natura. Nutro un sentimento di affetto per la Copagri e fornendo soluzioni innovative si potrà accontentare il cliente generando prosperità all’intera regione.”
Quali programmi porterà avanti nei prossimi anni?
“Nel nostro settore si distinguono due macrocategorie di investitori, le grandi corporazioni e le piccole imprese. Esiste infatti una minoranza che ha la possibilità di speculare liberamente perché ha maggiori possibilità e un’amministrazione solida. Da un lato invece, ci sono molte seppur ancora immature aziende con ancora un potenziale da esprimere. La Copagri vuole fornire una consulenza lungimirante a queste ultime per restituire maggiore vivacità all’economia del Paese. Attraverso piani di miglioramento aziendale potremmo aspirare ad una sorta di riforma lavorativa capace di venire incontro alle aspettative di tutti. I giovani che voglio investire nell’agricoltura, molti dei quali hanno già colto il messaggio del mondo che verrà, devono avere a disposizione dei progetti al passo con i tempi. Allo stesso modo anche chi è più avanti negli anni merita di essere parte di uno slogan per l’“uguaglianza”.”
Come Presidentessa della Copagri quali impegni ha già in rubrica?
“Come per ogni altra applicazione sul territorio c’è bisogno di un team di esperti. I giovani professionisti possono aiutarci ad aprire la Copagri a nuove frontiere, con un sapere sia tecnico che culturalmente aggiornato. In questa fase di passaggio contemporanea preparerei i nostri clienti alla sostenibilità e al rispetto per l’ambiente. Non bisogna promuovere una propaganda al profitto ma creare una condizione di mutuale rendita tra chi investe e il suo prodotto, in questo caso la Natura. Per cambiare prospettiva come Presidentessa della Copagri programmerò degli incontri di formazione che aiutino a riflettere sull’attuale stato del settore primario e delle humanities alimentari.”