Nicola guarda avanti: «Testa ad Udine» - Le Cronache
Salernitana

Nicola guarda avanti: «Testa ad Udine»

Nicola guarda avanti: «Testa ad Udine»

di Marco De Martino

GENOVA – Non riesce nemmeno godersi la prima vittoria da quando è allenatore della Salernitana, che Davide Nicola ha già la testa ad Udine. La vittoria con la Sampdoria è già in archivio subito dopo il triplice fischio di Valeri, almeno per il tecnico granata: «Adesso bisogna recuperare velocemente e pensare al recupero, l’ho detto ai ragazzi tanto che qualcuno mi ha guardato come per dire “lasciaci godere quello che abbiamo fatto”. Io gli ho concesso di farlo almeno per un’ora». In ogni caso il successo di Marassi ha un peso enorme per la stagione della Salernitana: «Ci serviva raccogliere l’intera posta in palio, oggi era importante per noi e per loro, ci siamo riusciti noi contro una Samp che è una grande squadra, ha tanta qualità ma a cui abbiamo concesso solo un tiro in porta. Nel primo tempo -continua Nicola- molto bene, nel secondo il loro modo di stare in campo, qualche ammonizione di troppo ed il fattore psicologico ci ha fatto abbassare troppo, cosa che a me non piace perché voglio sempre tanta aggressività ma in una situazione come la nostra ci può stare». A adre un apporto decisivo alla Salernitana c’è stato il talento di Ederson: «Devo dire che -spiega il tecnico granata- non c’è solo Ederson. Abbiamo un centrocampo davvero competitivo, secondo me c’è Bohinen che si sta integrando bene con il nostro gioco ed ha qualità fisiche e tecniche importanti coì come Coulibaly che è un moto perperetuo e lo stesso Kastanos che sta imboccando la strada giusta. Per quanto riguarda Ederson -sottolinea Nicola- ha espresso solo il 60 per cento delle sue potenzialità, può giocare in tutte le posizioni del centrocampo, ha un passo ed un inserimento che gli consente di fare la mezzala ma anche di giocare dietro una punta. E’ un grande talento, per le sue doti e la sua fame può arrivare lontano, spero che continui così fino alla fine. Fazio? Non ha bisogno di essere motivato, ha più personalità di tutti noi messi assieme ed è lui che motiva noi». La Salernitana ha dimostrato ancora una volta di avere un gruppo granitico, al di là della difficile situazione di classifica: «Questa è una cosa che per me non è una novità -spiega Nicola- l’empatia tra di noi dello staff ed i giocatori c’è ogni giorno, anche durante gli allenamenti. Ci piace dirci in faccia le cose in maniera educata però -prosegue l’allenatore della Salernitana- credo che non si possa provare una rincorsa del genere solo con la giusta organizzazione in campo ed una condivisione di intenti fuori dal campo». Nicola riuscirà nell’ennesimo miracolo: «Sono stato chiamato per questo, ma è di sicuro l’impresa più difficile che mi sia mai stata affidata. L’aspetto che mi motiva di più è proprio la difficoltà della situazione, il dover fare qualcosa di straordinario per questa gente e questa società. A loro -conclude Nicola- speriamo di aver regalato una Pasqua da ricordare».