Il 6 maggio il cantante festeggerà i 70 anni di carriera sul palcoscenico del teatro delle Arti, insieme agli Astrali, ospite di Claudio Tortora e Gaetano Stella
di Olga Chieffi
C’è un istante che ferma il tempo cronologico e ci pone alla ricerca del “tempo pieno”, il tempo dell’arte, ove l’istante non è più. L’istante di Nello Buongiorno dei musicisti, è infinito, il suo istante brucia il tempo, il suo destino umano resta sospeso all’aorgico, nessuna forza umana può comprenderlo in una definizione, e, per conseguenza, il confine tra gli opposti logici che delimitano in ogni momento la possibilità stessa di pensare ragionevolmente (possibile-impossibile, visibile-invisibile, male-bene, senso non senso, si-no, verità-finzione), resterà infinito, indecidibile, indeciso, sospeso. I eri mattina, in una conferenza champagne a palazzo di Città, ospite del presidente del Consiglio comunale Dario Loffredo, Claudio Tortora ha presentato la serata che si terrà al teatro delle arti, per festeggiare i 70 anni di carriera del cantante di Torre Annunziata, adottato da Positano, ma con gruppo tutto salernitano, gli Astrali, il 6 maggio. “Un grande evento – ha commentato Claudio Tortora – per ripercorrere le tappe di un lungo e mai compiuto viaggio, che ci riporterà all’eleganza del night degli anni ‘60 e ’70 a quella sua particolare atmosfera fatta di glamour, tacchi a spillo, brillantina, smoking, luci soffuse, parole “azzeccose” e tanta buona musica, dolci melodie, adatte al ballo guancia a guancia, in una notte di luna”. “Ne abbiamo fatte tante insieme – ha sottolineato il leader degli Astrali – iniziando a far musica insieme dal 1968 e la scaletta della serata sarà imperniata sul repertorio dell’epoca di Fausto Leali e degli Showmen, un programma che unirà la tradizione black e con la melodia classica della canzone, con un sound intriso di contaminazioni, di napoletanità, pulsazioni afroamericane e suoni d’oltreoceano. Quel nuovo sound che dal dopoguerra fino ancora ad oggi contraddistingue molta musica nella quale si mescolano rock, jazz e blues. Ascolteremo Nello attraversare diversi stili e generi, segno di grande eclettismo e duttilità della voce”. La danza sarà rappresentata da due coreografie di Pina Testa su “Tu non mi lasciare mai” e “Il mare calmo della sera”, gemme purissime, affidate alle giovanissime allieve del Professional Ballet, in segno di continuità con un attuale “passato”, per continuare a ritrovarsi fra le note. Sul palco ci saranno Gaetano Stella e Claudio Tortora ad animare una serata senza tempo, dedicata ad un artista che ha avuto una carriera stellare. Infatti, a sedici anni ha iniziato a fare piano bar, girando molti paesi in Europa. Ha poi conosciuto il grande Walter Chiari durante un soggiorno a Positano, dove la sua famiglia gestiva un club molto frequentato, “La fregata”. Da questo incontro, Nello ha poi composto la sigla della trasmissione di Chiari e Vittorio Caprioli su Rai 2 “Io te, tu io“. Nello è poi tornato in Rai e ha partecipato a diverse trasmissioni televisive e si è fatto conoscere nell’ambiente, collaborando con molte realtà importanti. Negli anni ‘90, ha cantato la sigla di “Positano” con Milly Carlucci, un brano che ha riscosso un buon successo. In seguito, è diventato cantante solista dell’orchestra di Domenica In. Dopo la Rai, Nello passa anche per la Mediaset collaborando con “Ciao Mara“, condotto da Mara Venier e ora l’esperienza del talent show può essere un buon trampolino di lancio per una carriera anche nel mondo della discografia. Il gran pubblico oggi lo ricorderà raggiungere la semifinale di XFactor Senior nel team di Gigi D’Alessio. Il 6 maggio ci convinceremo ancora una volta, ascoltando quelle canzoni evocate dalla voce di Nello, intensa, pulita, che supporta con attenzione la parola e il fraseggio che invincibili saranno gli innamorati, i “puri folli”, i poeti, i musici, chi riesce ancora ad incantarsi dinanzi ad una falce di luna, chi si dona agli altri senza secondi fini. Ri-cominciare il romanzo, eterno invito a immaginare, verificare, scegliere, analizzare, inventare, ideare per conseguire folgorazioni e meraviglie inaudite e nuovi spegnimenti angosciosi in un avvicinarsi, tendere, aspirare continui, a qualcosa che sempre mancherà, che non si ottiene, portabandiera di un sogno per il quale varrà la pena battersi, fino alla fine.