di Andrea Pellegrino
Troppi casi ancora da risolvere nel listone Udc – Nuovo centrodestra che solo oggi scoprirà le sue carte. In piedi restano il nodo Lorenzo Cesa, quello relativo a De Mita ed infine il caso Sica. Insomma la «fusione» ha fatto sentire già i suoi effetti, seppur annunciano che si tratterebbe di piccole limature per mantenere gli equilibri interni ed esterni ai partiti. I problemi maggiori, manco a dirlo, sono tutti nella circoscrizione Sud, a partire dal capolista. L’uscente Ermina Mazzoni rivendicherebbe il posto numero 1, così come l’altro uscente Giuseppe Gargani che salamonicamente e democristianamente avrebbe proposto – a questo punto – candidati in ordine alfabetico. Ma tra i due “litiganti” mancherebbe ancora il responso di Giuseppe Scopelliti, governatore della Calabria che si dovrebbe dimettere dall’incarico di presidente nonché quello di Lorenzo Cesa che vorrebbe trovare spazio al Sud. Ad Avellino, invece, dopo il no di Antonia De Mita pare che nelle ultime ore sia ricomparso nell’elenco il nome di Ciriaco anche se da Nusco annunciano che nessuno della famiglia sarà in campo. Da digerire sembra che ci sia anche il caso Sica. La candidatura del sindaco di Pontecagnano – oltre a far storcere il naso a Caldoro – pare non trovi giusta aderenza all’interno del Ncd. Da un lato il senatore Giuseppe Esposito spingerebbe con tutte le sue forze la candidatura di Sica; dall’altro invece il coordinatore regionale Gioacchino Alfano la vorrebbe evitare. In mezzo, naturalmente, Sica che annuncia: «Ho dato la mia disponibilità, ora deciderà nelle prossime ore il partito». «Sono in campo perché qui non si tratta di nominare qualcuno – dice – bensì di essere eletti. Si va dal popolo e ci si mette la faccia a differenza dei nominati. Io sono abituato a scendere in campo. Se il partito mi chiama ci sarò». Quanto al presunto “veto” imposto da Caldoro, Sica dice: «Penso che questo modo di fare non appartenga al presidente della Regione Campania. E’ un episodio (quella del dossier falso, ndr) superato a mio avviso anche se ho intenzione di scrivere una lettera a Caldoro affinché si eviti definitivamente di tirare in ballo in maniera strumentale questa vicenda in ogni occasione. Metterò nero su bianco le scuse a Caldoro e alla sua famiglia». Nel listone Udc – Ncd ci sarà sicuramente Paolo Romano, presidente del Consiglio regionale della Campania mentre ci sono altre poche ore di tempo per decidere la sorte dell’ex ministro Nunzia De Girolamo.