di Andrea Pellegrino
Manca ancora un anno ed Antonio Bassolino sa bene che in politica tutto può succedere. Le Regionali sono una incognita e per Vincenzo De Luca non c’è stato quel disco verde che avrebbe voluto ottenere dall’ex Governatore. Bassolino, infatti, auspica, anzi vuole che ci siano le «primarie». Proprio quelle che Vincenzo De Luca vorrebbe evitare. Ma non solo, Bassolino per la scelta del candidato alla presidenza di Palazzo Santa Lucia va oltre: «Che in campo ci siano tre o quattro personalità forti per la scelta del candidato Governatore». La partita, infatti, per l’ex sindaco di Napoli – che qualche pensierino sta facendo sul ritorno a Palazzo San Giacomo – è abbastanza difficile e la strada per il centro sinistra è sempre più in salita. Il libro al comune. Ieri Antonio Bassolino era a Salerno, ospite di Vincenzo De Luca per presentare il suo libro“Le dolomiti di Napoli”. Mezz’ora di colloquio privato poi – per circa due ore dopo gli interventi di Antonio Valiante (già vicepresidente della giunta Bassolino) e del rettore Aurelio Tommasetti – il sindaco e l’ex Governatore hanno dominato la scena. Un incontro per cancellare venti anni di dissidi e veleni e probabilmente per evitare “la rottamazione” in futuro. La sfida per Palazzo Santa Lucia. «Le elezioni regionali – sostiene Bassolino – saranno difficili perché la Campania è una regione con orientamento di centrodestra. Qui – prosegue – è la destra che ha una sua forza anche se manca ancora un anno. Ed è per questo che mi auguro che il Pd, insieme a qualche altra forza faccia le primarie, senta il parere dei suoi iscritti e dei cittadini e segua il percorso più lineare». Bassolino non nega che a livello nazionale «vedrebbe bene Emiliano ministro e Vincenzo De Luca viceministro con delega al Mezzogiorno» ma per le Regionali non lascia scampo: «Ci siano le primarie». L’effetto Renzi sul voto di maggio. Sulle europee, invece, Antonio Bassolino è sicuro che un effetto Renzi ci sarà comunque, seppur «la lista per le Europee in questa circoscrizione poteva essere molto più forte ed appetibile». La Picierno? «E’ stata – dice – una scelta politica di inserire cinque donne come capilista. Non è un problema legato alla Picierno. E’ stata una scelta ben precisa. Mentre credo che sia stato un errore escludere Emiliano». «Il sindaco di Bari è una risorsa importate. Io l’avrei tenuto», sostiene. Così come – prosegue Bassolino – «E’ troppo schiacciata sul partito. Mancano in pratica innesti esterni provenienti da altri settori, seppur vicini o legati al Pd». «In ogni caso – conclude – sono convinto che ci sarà anche un effetto Renzi, su scala nazionale. Come per tanti anni a Napoli c’è stato un effetto Bassolino e a Salerno un effetto De Luca, io penso che a livello nazionale si vivrà un effetto Renzi e si avrà un buon risultato alle elezioni europee»