Vaccini, caos prenotazioni. Posti liberi solo nell’agro - Le Cronache
sanità Ultimora

Vaccini, caos prenotazioni. Posti liberi solo nell’agro

Vaccini, caos prenotazioni. Posti liberi solo nell’agro

di Monica De Santis

Caos vaccini, troppe richieste e poche hub disponibili per effettuare la somministrazione. Dopo le polemiche della scorsa settimana per le lunghe code davanti ai centri vaccinali di Salerno e della provincia, dopo gli incontri e le riunioni per ristabilire l’ordine e quindi riattivare la piattaforma per le prenotazioni, la situazione non è cambiata. E già perchè se prima il problema erano le lunghe code, ora il problema sono le prenotazioni. Andando sull’unica piattaforma ufficiale per le prenotazioni ovvero quella della soresa, una volta inseriti i dati richiesti, ovvero codice fiscale e tessera sanitaria, poi mail e numero di telefono, compare sulla schermata l’elenco delle strutture sanitarie presso le quali è possibile prenotarsi per la somministrazione del vaccino. Fino a qui, qualcuno potrebbe dire che va tutto bene, se non fosse per il fatto che le uniche tre strutture attualmente disponibili sono a Scafati, dove ci si può prenotare scegliendo anche la data a partire dal 20 gennaio e fino al 30 dello stesso mese. Ci si può prenotare anche per i centri di San Valentino Torio e di Battipaglia, ma per entrambi c’è posto solo il 31 dicembre. Da qui le polemiche e le richieste degli utenti, soprattutto le persone in età più avanzata che non hanno nessuno che li possa accompagnare in queste tre cittadine della provincia. In tanti si chiedono come mai a Salerno città non si è pensato di allestire un Hub vaccinale più grande per poter accontentare tutti, o comunque non si è pensato di aumentare il numero di giorni dedicati alla somministrazione dei vaccini. Dopo le tre giornate dove i vaccini sono stati eseguiti di mattina e di pomeriggio si è tornati ad effettuare i vaccini solo in determinate fasce orarie, costringendo così molte persone a spostarsi fuori città, mentre chi non può farlo resta in attesa davanti alla schermata delle prenotazioni sperando che prima o poi si possa vaccinare vicino casa. La soluzione? Magari coinvolgere i medici di base e le farmacie, dicono alcuni utenti, visto che al momento per le terze dosi disponibile c’è solo il Moderna, allora perchè non far attivare altri che hanno dato la loro disponibilità alla somministrazione? Ai posteri l’ardua sentenza.