di Erika Noschese
Alessandro Ferrara: 8
Da presidente del consiglio comunale ad assessore alle Attività Produttive e al Turismo. Non un ruolo facile per l’assessore Ferrara, calato perfettamente nella parte. Ha lavorato fin dal primo giorno, in silenzio, senza sbandierare nulla e, ricordando bene che la politica si fa tra i cittadini e non sui social. Classe ed eleganza sono indubbiamente il suo biglietto da visita ma la professionalità e la competenza non manca. Per lui caramelle.
Felice Marotta: 8
E’ stato il sindaco ombra del Comune, chiamato a risolvere tutti i problemi che non sono mancati durante il suo pontificato, pronto ad ascoltare le lamentele di tutti, pronto a ricucire gli strappi. Un punto di riferimento che viene meno. Riservato, forse troppo, ha sempre preferito non esporsi mai perchè, come ha sempre detto, “la mia storia parla da sè”
Elisabetta Barone: 7
La vera novità di questa amministrazione è proprio la preside del liceo Alfano I che dal primo giorno ha dimostrato classe, eleganza e capacità. La dirigente non è riuscita nell’impresa di strappare la fascia tricolore al primo cittadino ma è la leader dell’opposizione e fin dal primo giorno ha dimostrato di essere perfettamente calata nel ruolo. Opposizione, sí ma sempre propositiva e costruttiva. Per lei indubbiamente caramelle.
Paky Memoli: 7
La Memoli non può non ricevere caramelle. La sua presenza a Palazzo di Città è sinonimo di garanzia. La nomina di vice sindaco la merita tutta e le Pari opportunità confermano l’impegno di un lavoro iniziato fuori dalla scena politica e portato avanti, prima da consigliere e poi da assessore. Non ha mai negato di ambire all’assessorato ma nel suo caso non è una questione di poltrone ma solo di opportunità per aiutare davvero i salernitani e le donne.
Antonia Willburger: 7
Ha perso l’assessorato alla Cultura ma non la voglia di fare. La sua campagna elettorale si è concentrata sul dialogo e il confronto con le associazioni culturali per capire e approfondire le problematiche, aggravate poi dalla pandemia. Da consigliere non si risparmia, lavorando fianco a fianco con gli operatori dello spettacolo e il mondo della cultura in generale. Caramelle per lei.
Angelo Caramanno: 7
Da assessore a consigliere con il massimo rispetto nei confronti delle istituzioni. Caramelle per Angelo Caramanno che subito dopo la vittoria del primo cittadino ha fatto i conti con il fango gettato addosso dalla sua maggioranza. Lui non ha mai tradito Napoli. Lo stesso non potrà dire il primo cittadino che, insieme ai suoi fedelissimi, non ha saputo proteggere la giunta di cinque anni fa.
Barbara Figliolia: 7
In soli tre mesi la Figliolia ha dimostrato di amare realmente la città di Salerno, i salernitani e soprattutto la Salernitana. Da presidente della commissione Politiche Sociali ha lavorato, fin dal primo giorno, per trovare soluzioni a problematiche importanti. Mai fuori luogo, sempre cortese e disponibile al lavoro di squadra e a seguire il percorso tracciato da Paola De Roberto. Per lei caramelle.
Michele Sarno: 7
L’avvocato Michele Sarno ha un grande merito: unire il centrodestra e presentarsi unito alla competizione elettorale. Il risultato non è stato quello sperato. Non per colpa sua. C’è da dire che Sarno è stato tradito dai suoi stessi uomini, oggi coinvolti nel sistema Salerno. Non sono mancate le critiche ma il consigliere è stato in grado di dimostrare sul campo chi è e quanto vale. Caramelle.
Claudia Pecoraro: 7
Avvocata, volontaria, professionista, consigliera. Una bella sorpresa la consigliera pentastellata che anche a Palazzo di Città dimostra di avere le idee ben chiare sul presente ma soprattutto sul futuro della città di Salerno. Nota di merito resta indubbiamente la collaborazione con l’Assessorato alle politiche sociali. I bisogni dei cittadini non hanno bandiere politiche. Ovviamente caramelle.
Giuseppe D’Andrea: 7
Da soli tre mesi in consiglio comunale, D’Andrea ha più volte evidenziato il legame con i giovani e con lo sport. Esperto del settore, D’Andrea in campagna elettorale ha più volte attenzionato la carenza di impianti sportivi in città. Da lui nessuna critica l’operato dell’amministrazione precedente ma tante idee propositive affinché i nostri giovani atleti possano realmente avere un luogo sicuro e accogliente. Caramelle per lui.
Roberto Celano: 7
Una garanzia per il partito e per il consiglio comunale. Celano ha intrapreso una strada, scelta anni e anni fa e prosegue, coerentemente. A Palazzo di Città nulla sfugge al forzista che sicuramente non risparmia attacchi ma non mancano le proposte. Se solo Qualcuno ogni tanto lo ascoltasse. Continua così, la gente ti premia per il tuo impegno e la tua dedizione alla vita amministrativa. Indubbiamente caramelle.
Gianluca Memoli: 7
Il suo ritorno in consiglio comunale era particolarmente atteso. Nonostante 5 anni di pausa Gianluca Memoli non è mai sparito dalla scena politica locale. Lui è la dimostrazione che se si vuole si può lavorare anche senza ruoli istituzionali ma indubbiamente il suo è un ritorno gradito. Attento, preciso e garbato il consigliere di Salerno per i Giovani merita solo caramelle.
Donato Pessolano: 7
Come il collega Naddeo ha lasciato la maggioranza. Il ruolo all’opposizione oggi premia la sua coerenza perché Donato Pessolano porta avanti battaglie giuste, spalleggiato dai suoi colleghi. Il suo non è mai un no a priori ma sempre motivato e dettagliato. Bene l’addio alla maggioranza, bene il percorso avviato con questa nuova amministrazione. Caramelle.
Paola De Roberto: 6,5
Da presidente della commissione Politiche Sociali ad assessore poco cambia. Paola De Roberto si è sempre impegnata, fin dal suo primo mandato. I giovani e le difficoltà dei cittadini sono il suo pane quotidiano. Mai un tentennamento, mai una critica perché per lei l’obiettivo è lavorare, di pari passi con il settore Politiche Sociali e dare risposte ai cittadini in tempi rapidi. Per lei caramelle.
Massimiliano Natella: 6,5
Dopo aver guidato per cinque anni i socialisti ha conquistato l’assessorato. Natella guida uno dei settori più complessi per il Comune di Salerno, le Politiche Ambientali. Per lui, fin dal primo momento, non sono mancati i problemi, a partire dalle cooperative sociali. Uno dei primi atti è stato incontrare i dipendenti e lavorare ad un bando ponte ma con lui prevale l’onestà, i tempi sono lunghi e non lo ha mai negato. Caramelle, assessore.
Tea Luigia Siano: 6,5
C’è ancora tempo, sia chiaro, ma spesso la prima impressione è quella giusta e siamo certi che è questo il caso. Caramelle per l’avvocato Tea Luigia Siano che ha dimostrato di amare le donne e la politica. Ma soprattutto è l’esempio di come coniugare perfettamente il ruolo di professionista, mamma, moglie senza mettere al secondo posto la politica e l’associazione, fondata da suo padre.
Gennaro Avella: 6,5
Era il super preferito per un assessorato ma ha chiarito fin da subito di non essere interessato a ruoli ma solo di avere la possibilità di lavorare per i giovani e per la sua comunità che, alle scorse elezioni comunali, lo ha premiato. Da presidente della commissione Sport si è subito messo a lavoro per risolvere i problemi della piscina Vitale ma c’è ancora tanto da fare. Caramelle per lui
Giuseppe Zitarosa: 6
Caramelle, soprattutto per premiare la sua coerenza. Giuseppe Zitarosa nei cinque anni precedenti ha dimostrare non poche affinità con la maggioranza Napoli. Mai una critica fuori luogo, magari qualche proposta ma questo è indubbiamente soggettivo. Dopo anni nel centrodestra e all’opposizione ha scelto di sostenere la maggioranza di Napoli. Nulla quaestio.
Felice Santoro: 6
E’ un veterano a Palazzo di Città. Durante i cinque anni precedenti e nel corso di questi mesi, Santoro ha dato poco spazio alle critiche e alle chiacchiere. Ha lavorato in silenzio per la comunità che, ancora una volta, ha scelto di premiarlo. Fiducia totalmente meritata per lui. Dispiace non averlo a Palazzo Sant’Agostino, sarebbe stata una risorsa. Caramelle per lui, con la speranza di vederlo sempre attivo.
Filomeno Di Popolo: 6
Non ha mai nascosto il suo passato nel centrodestra ma alle ultime comunali ha scelto il Psi. Di Popolo ha dimostrato di avere fin da subito le idee chiare chiedendo all’amministrazione di procedere con nuove assunzioni nella Pubblica amministrazione. Da ormai ex direttore del cimitero, il socialista ha scelto di battersi anche per il camposanto ipotizzando interventi di adeguamento. Per lui caramelle.
Fabio Polverino: 6
Alla sua seconda consiliatura, il consigliere ha dimostrato di essere dentro certe dinamiche. Da presidente della commissione, ha saputo svolgere un ottimo lavoro, di pari passo con quello dell’assessore al campo competente. Per lui caramelle, indubbiamente, ma un pezzettino di carbone non guasta mai. La maggioranza deve ricordare di non dover sempre e comunque acconsentire alle scelte dell’amministrazione e della giunta.
Vincenzo Luciano: 6
Capostaff del sindaco Napoli si vocifera, carte alla mano sia chiaro, che il suo stipendio sia tra i più alti a Palazzo di Città. Per lui i grattacapi ci sono, soprattutto in questo periodo, ma la forte crisi economica e i conti comunali in rosso dovrebbero spingere tutti a dare il buon esempio, magari con un taglio netto. Un po’ di caramelle per il fedelissimo del primo cittadino. Voto 6 per l’impegno che ha sempre dimostrato
Dario Loffredo: 6
Per il presidente del Consiglio poche caramelle e tanto carbone. Il secondo filone dell’inchiesta della Procura di Salerno lo vede indagato ma Loffredo non si è mai espresso. Prima della nomina a presidente del Consiglio si è rinchiuso nelle quattro mura di casa, senza dare spiegazioni ai cittadini che lo hanno premiato, facendolo risultare il primo degli eletti. Voto 5 ma solo perché noi siamo buoni.
Catello Lambiase: 5,5
Il Movimento 5 Stelle è la vera novità di questa nuova amministrazione comunale. Per la prima volta entra a Palazzo di Città e prova ad imporsi come vera alternativa. Per il consigliere Catello Lambiase non male l’inizio, la strada però è ancora particolarmente lunga ed in salita. Bene la battaglia a tutela della salute pubblica ma occorre tutelare anche i lavoratori.
Antonio Fiore: 5,5
Sperava in un assessorato ma, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con le scelte di un sindaco che è rimasto bloccato in un’inchiesta, escludendo dalla giunta i Progressisti. Caramelle, per il consigliere Antonio Fiore ma un pezzettino di carbone non guasta mai. Essere alla maggioranza non significa necessariamente acconsentire a tutto, un pizzico di coraggio in più non guasta.
Antonio Carbonaro: 5,5
Caramelle per carbonaro ma non in abbondanza. Da residente dei rioni collinari Carbonaro può ancora fare tanto. A lui va riconosciuto il merito per l’installazione delle doccette sulle spiagge pubbliche ma, soprattutto, l’apertura del centro vaccinale di Matierno in una struttura nuova di zecca. C’è ancora tanto da fare, per Matierno e per i rioni collinari in generale.
Antonio Cammarota: 5,5
Calma apparente o tregua? Il leader de La Nostra Libertà non sembra particolarmente attivo durante questa nuova amministrazione. Voleva la commissione Trasparenza ancora una volta e l’ha ottenuta, grazie ai voti di quella maggioranza che ha sempre contrastato. Ora, si oppone all’opposizione ma bene fa, indubbiamente, a tenersi fuori da certe dinamiche. Caramelle ma un pezzo di carbone non guasta.
Vincenzo Napoli: 5
Il sindaco, al suo secondo mandato, sicuramente non merita le caramelle. L’inchiesta della Procura di Salerno mette in evidenza tutte le falle di un sistema, nato con l’attuale presidente De Luca e che non accenna a tramontare. Le successive decisioni hanno creato non poche polemiche ma il primo cittadino ha scelto, neanche a dirsi, la strada del silenzio. Per lui un 5 ma solo per la fiducia.
Domenico De Maio: 5
Un po’ di carbone non guasta. Nella sua calda, l’ex assessore all’Urbanistica non troverà solo le caramelle. Ha peccato di incoerenza dopo la decisione del sindaco Napoli di escluderlo dalla giunta comunale. Tutti i nodi vengono al pettine, prima o poi e magari De Maio dovrà dare spiegazioni ai Progressisti. E non solo. Per ora un 5 ma solo perché non si può non considerare il suo impegno per la città.
Luigi Della Greca: 5
L’urna non l’ha premiato ma Napoli sì. L’ex assessore al Bilancio era tra i super preferiti per una riconferma ma le ultime dinamiche hanno imposto un cambio di programma. Il sindaco non ha voluto rinunciare a lui e l’ha assunto, a titolo gratuito, per occuparsi del personale e di rapporti con le organizzazioni sindacali. Per ora, i sindacalisti non sembrano essere particolarmente soddisfatti e in più occasioni non hanno risparmiato accuse.
Luca Sorrentino: 5
Carbone. Per la poca attenzione e la presenza assenza. Sorrentino si è visto poco nei cinque anni precedenti e verosimilmente sarà così anche durante questa consiliatura. Indubbiamente, il suo lavoro gli impedisce di dedicarsi alla vita politica e istituzionale a tempo pieno e a 360 gradi. Ma allora perché candidarsi? Costanza, sacrificio, determinazione dovrebbero essere le caratteristiche giuste di ogni consigliere.
Horace Di Carlo: 5
Un bel po’di carbone per il consigliere Di Carlo che ha lasciato in sospeso diverse istanze da lui sollecitate. I residenti attendevano una risposta ma fino ad ora nulla è cambiato. Da lui tante chiacchiere e pochi fatti, almeno fino ad ora ma c’è sicuramente tempo per recuperare. Di Carlo ha preferito non esporsi neanche sull’inchiesta della Procura di Salerno. Bocciato per il momento.
Corrado Naddeo: 5
Troppe chiacchiere, alle volte critiche eccessive ma ci sta. Il consigliere di Oltre ha lasciato la maggioranza a pochi mesi dalla fine della scorsa consiliatura. Buone le proposte avanzate in consiglio comunale per fronteggiare l’emergenza covid ma purtroppo ancora oggi inascoltate. Più proposte meno urla e soprattutto il rispetto del tempo a disposizione durante l’assise comunale, un consiglio.
Rocco Galdi: 5
Yesman per eccellenza. Carbone per Rocco Galdi. Nei cinque anni passati e in questi 3 mesi di amministrazione targata Napoli bis, il consigliere dei Progressisti per Salerno non solo non ha mai contestato una sola iniziativa della maggioranza ma non ha mai avanzato una proposta costruttiva, se non in rari casi. Per lui voto 5 ma solo perché speriamo in un cambio di rotta.
Paola Adinolfi: 5
Il bilancio non è mai materia facile, men che meno con un Comune sull’orlo del dissesto. Paola Adinolfi entra in giunta da tecnico. Si è messa a lavoro fin dal primo giorno ma i conti ancora oggi non tornano. Durante l’ultimo consiglio comunale è riuscita ad evidenziare tutte le difficoltà dell’ente. I consiglieri hanno dovuto attendere la relazione dei tecnici dopo diverse ore di confronto, poco costruttivo e chiaro. Carbone per lei.
Claudio Tringali: 4
C’era una volta il Palazzo di Vetro, c’è oggi un assessore alla Trasparenza. Le chiacchiere, assessore, lasciamole agli altri. Lei fino ad ora sembra aver commesso solo guai. Ha chiuso le porte in faccia ai cittadini e ha finto di lavorare ad un disciplinare che ha tanti punti interrogativi. Con lei, solo una certezza: la sicurezza e la trasparenza non sono di certo il suo cavallo di battaglia. Tanto carbone, assessore Tringali.
Michele Brigante: 4
Verrebbe da dire Brigante chi? Poco presente a Palazzo di Città, poco operativo. Dalla sua nomina ad oggi poco e nulla è cambiato e pochissimo è stato fatto. Intanto, il Ponte dei Diavoli è work in progress ma per le condizioni in cui versa un bene storico è troppo poco. Senza dubbio. Carbone per l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici. Avrebbe potuto chiedere il sostegno e l’aiuto del suo predecessore. Ma forse, poco conta.
Arturo Iannelli: 4
Due interventi, entrambi fuori luogo. Carbone per il consigliere Iannelli che ha dapprima contestato la stampa, spalleggiando l’iniziativa del Comune di bloccare l’accesso a Palazzo di Città per poi intervenire, durante il secondo consiglio comunale, per dire il nulla. Iannelli, come inizio molto male. Ritenti, magari sarà più fortunato durante i prossimi consigli comunali.
Dante Santoro: 4
Il salto della quaglia non è mai esempio di coerenza e soprattutto in politica non premia mai. Santoro in questi anni ci ha abituati a diverse bandiere di partito ora promette fedeltà alla Lega e al suo Capitano. Ma quanto durerà? Forse, fino alla prossima tornata elettorale quando ci sarà uno sconto o una mancata candidatura. Sarà che la poltrona vince sugli ideali politici. Carbone, caro Dante.
Gaetana Falcone: 4
Assessore alla Pubblica istruzione ma forse poco istruita sul lavoro da portare avanti a Palazzo di Città. Le scuole non sono un gioco e le problematiche da affrontare non sono poche. Stare chiusa in una stanza, dietro una scrivania non serve. Operatività dovrebbe essere la parola d’ordine ma all’assessore Falcone questo sembra sfuggire. Alla guida delle Pari Opportunità poco ha fatto, all’Istruzione, per ora, nulla. Carbone
Domenico Ventura: 3
Qualcuno ha capito quale importante contributo ha mai portato Ventura in consiglio comunale? A noi, per ora sfugge eppure ha lavorato per 5 anni, ricordando solo gli ultimi. La befana porterà sicuramente tanto carbone per il consigliere che ha scelto di saltare sulla barca del vincitore. La scelta del partito non era frutto di ideali politici ma di calcoli matematici per la riconferma.
Pasquale Criscito: n.c.
Caramelle ma solo perché alla sua prima esperienza da consigliere comunale. In questi mesi Pasquale Criscito non ha ancora avuto modo di mostrare quanto vale e quali sono i suoi progetti per la città di Salerno ma l’impegno per la comunità c’è. Pochi mesi non possono bastare e così ci riaggiorniamo nei mesi successivi. Per ora, non classificato, non classificato.
Vittoria Cosentino: n.c.
Difficile votare una new entry, soprattutto se sono trascorsi solo tre mesi dalla proclamazione. Vittoria Cosentino è stata fortemente voluta dagli esponenti del Pd. Fiducia meritata, indubbiamente ma per un giudizio bisognerà attendere ancora qualche mese e che le commissioni inizino a lavorare per bene, avanzando proposte costruttive per il bene della comunità. Nel frattempo, caramelle ma il voto resta: non classificato.
Salvatore Telese: n.c.
Per Salvatore Telese vale il discorso di Criscito. Caramelle ma solo per la fiducia. Questi mesi in consiglio comunale non hanno ancora permesso all’esponente di Campania Libera di farsi conoscere davvero. Il tempo a disposizione è ancora tanto, si spera per loro. Salvo colpi di scena della Procura, ci sono ancora anni a disposizione. Anche nel suo caso, n.c.