di Monica De Santis
“I fratelli De Filippo”, lavoro ben fatto e recitato benissimo, continua a incassare consensi. Dopo aver fatto il pieno al botteghino dei tre giorni di programmazione nelle sale cinematografiche e dopo aver fatto il pieno di ascolti, nonostante la mole ininterrotta e fastidiosa di pubblicità, in tv su Rai Uno ora inizia a conquistare diversi riconoscimenti. I primi arrivano dal Capri Award ricevuti dove il film porta a casa due premi, ricevuti rispettivamente da Agostino Saccà di Pepito Produzioni come “Produttore Italiano dell’Anno” e da Sergio Rubini come “Filmmaker dell’anno” per il film I Fratelli De Filippo. è Il film , che è il più visto su tutte le televisioni negli ultimi sette anni e il film più visto su Rai1 negli ultimi dieci anni, è stato capace di emozionare il pubblico che ha potuto rivivere la sofferta storia familiare, ma anche la tenacia e la caparbietà di Eduardo, Titina e Peppino De Filippo. Un film che è stato anche molto apprezzato per i costumi, la ricostruzione delle ambientazioni dell’epoca fatte dalla scenografa Paola Comencini, ma anche e soprattutto per la bellezza del nostro Teatro Verdi. “Ho visto con interesse e commozione il film “I fratelli De Filippo”. – ha commentato il sindaco Vincenzo Napoli – Grande successo per l’opera di Sergio Rubini che sta battendo tutti i record di ascolto, dopo l’eccellente messa in onda nella prima serata di Rai Uno, sulla piattaforma Rai Play. È la storia ben narrata e recitata di grandi protagonisti della cultura e dello spettacolo. Ed è motivo di emozione ed orgoglio per il Comune di Salerno di aver contribuito a questo successo mettendo a disposizione il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno dove sono state ambientate numerose scene della pellicola. Suggerisco a tutti di vedere, o rivedere, il film disponibile gratuitamente su Rai Play”. E dopo aver apprezzato il nostro Massimo Cittadino, dal prossimo 6 marzo il pubblico italiano potrà apprezzare altre location della nostra città. Infatti il 6 marzo è la data stabilita dalla Rai per l’inizio della messa in onda della fiction “Vincenzo Malinconico avvocato”, girata quasi interamente a Salerno e principalmente tra il centro storico e l’ex tribunale. La trama ruota intorno a una avvocato napoletano. Finge di essere molto impegnato, ma in realtà non fa quasi nulla per tutto il giorno. Per quanto riguarda la vita privata, inoltre, la moglie lo ha lasciato. Nonostante tutto, però, cerca di mantenere un rapporto civile con lei e i figli adolescenti. A un certo punto, però, un caso inaspettato lo fa diventare difensore d’ufficio e la sua vita cambia. Nella fiction Vincenzo Malinconico non è realizzato. È semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. Soprattutto non è riuscito a trovare una sua strada professionale. Vale un due di picche come avvocato. Per colpa di un pensiero fuori tema per la testa, è più uno psicologo che un avvocato. La sua carriera prevede la difesa per la maggior parte di amici e parenti. I casi non sono particolarmente impegnativi. Il protagonista, tuttavia, non sempre riesce a vincere. È padre di due figli, ha una separazione alle spalle. Un suo punto di forza? Piace alle donne proprio per la sua insicurezza. Tuttavia non riesce a realizzarsi nemmeno sul piano sentimentale. Questa è la premessa generale della storia. i racconti che vedremo in TV, poi, si baseranno sui libri da cui prende ispirazione e scritti da Diego De Silva. Qui di seguito, perciò, i titoli: Non avevo capito niente (2014), Sono contrario alle emozioni (2014), Mia suocera beve (2015), Divorziare con stile (2017), I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) (2020). Non si conosce invece la data di uscita al cinema del film “Scordato” di Rocco Papaleo, che vede il debutto al cinema della cantante Giorgia, le cui origini sono salernitane. Il film è stato girato per sei settimane in Basilicata, a Lauria e a Maratea, e ovviamente a Salerno. Scordato, racconta la storia di Orlando (Rocco Papaleo), un uomo dal carattere mite che lavora come accordatore di pianoforti. Da diverso tempo lamenta forti dolori alla schiena e si vede costretto a recarsi da una fisioterapista, Olga (Giorgia). Dopo un attento esame la donna individua il problema dei suoi malanni: si tratta di una contrattura “emotiva”. Per risolvere il problema, Orlando deve portare una sua foto da giovane a Olga, come punto di partenza per la terapia. Questa particolare richiesta porterà l’uomo a intraprendere un viaggio nel suo passato e rivivere la sua vita per scoprire in quale momento è diventato l’uomo che è oggi, solitario e pieno di contratture.